Giuria popolare, giuria social e processo sul palco del Teatro Eliseo per Leonardo da Vinci. L’occasione, l’apertura della nuova stagione del format ideato e curato da Elisa Greco, “La Storia a Processo”, che porta come primo protagonista l’inventore, scienziato e artista italiano interpretato in questa occasione dal giornalista e divulgatore Roberto Giacobbo.
“Partiamo da Leonardo da Vinci e la sua Macchina pensante – commenta l’ideatrice e curatrice Elisa Greco – per un confronto con il pubblico su i mutamenti della nostra era digitale. La stessa Intelligenza Artificiale è strumento benefico di innovazione oppure strumento a sua volta nocivo? Da questa edizione – aggiunge Greco -, a rendere ancor più vivo il dibattimento, avremo anche il verdetto della giuria social formata dagli studenti dell’Università Luiss Guido Carli”.
Proprio così. Se infatti negli scorsi anni il format prevedeva che a pronunciarsi sull’innocenza o la colpevolezza del personaggio storico in scena fosse il pubblico in sala, con l’ultima parola del giudice, quest’anno a collaborare via social saranno anche gli studenti dell’università romana, che seguiranno con i loro canali e dirette video il dibattimento arrivando, alla fine della serata, a un verdetto.
Protagonisti sul palcoscenico per un dibattimento processuale condotto tra approfondimento e ironia saranno il magistrato Augusta Iannini, vice presidente dell’Autorità Garante della Protezione dei dati personali come presidente della Corte giudicante, il fisico e ricercatore al Consiglio Nazionale delle ricerche Valerio Rossi Albertini nel ruolo insolito di pubblico ministero; l’avvocato Rocco Panetta con la toga da difensore e il giornalista e divulgatore Roberto Giacobbo quale moderno Leonardo. Testimonieranno per la difesa il sociologo e professore Domenico De Masi e la giornalista Rai Nathania Zevi, mentre l’accusa chiamerà come suoi testimoni, Patrizia Asproni, presidente del museo Marino Marini e la giornalista Adriana Cerettelli focalizzata da sempre sui temi di Economia Internazionale.