Luca Parmitano condurrà domani insieme al collega americano Andy Morgan la sua prossima attività fuori dall’avamposto spaziale, che definire una passeggiata come normalmente vengono chiamate queste uscite fori dalla Iss è un eufemismo, dato che la stessa Nasa le ha definite le più complesse operazioni nel vuoto cosmico dai tempi delle riparazioni sul telescopio spaziale Hubble.
PRIMA USCITA DELLA MISSIONE BEYOND
Un compito straordinario, dunque, quello che dovranno effettuare i due astronauti domani, a partire dalle ore 13.05 italiane nel corso della prima uscita della missione europea “Beyond”. Questa sarà solo l’inizio di una serie di complesse attività extraveicolari per la manutenzione di Ams-02. Lo strumento è situato in cima alla struttura a traliccio S3 della Stazione tra una coppia di pannelli solari e radiatori. La Nasa considera queste uscite, chiamate tecnicamente EVA (da Extra-Vehicular Activity), particolarmente impegnative in quanto Ams-02 non era stato inizialmente progettato per operazioni straordinarie di mantenimento.
LA TERZA VOLTA DELL’ASTRONAUTA ITALIANO
Per Parmitano, attualmente comandante della Stazione Spaziale Internazionale (primo italiano e terzo europeo), sarà la terza volta fuori dalla Iss, dopo le attività exraveicolari effettuate nel 2013 nel corso della missione “Volare” dell’Agenzia spaziale italiana. L’ultima, quella del 16 luglio, non era andata come previsto: un’infiltrazione di acqua nel casco aveva interrotto la sua attività. Come spiegato dallo stesso astronauta, l’acqua accumulata nel casco, a causa di un difetto in una ventola per la circolazione dell’ossigeno, gli rendeva difficile respirare, vedere e comunicare, ma preparazione e addestramento hanno evitato il peggio.
CHE COSA SI FARÀ LÀ FUORI
In questa prima Eva, Parmitano, grazie alla sua esperienza accumulata, sarà Ev-1 ossia il leader e vestirà la tuta con le righe rosse per differenziarsi dal collega. Ed è la prima volta che un astronauta europeo ricoprirà questa carica. Il compito iniziale dei due astronauti sarà quello di sostituire il sistema di raffreddamento Ams-02 e riparare una perdita di refrigerante che serve a mantenere fredda e costante la temperatura dello strumento. La coppia sarà supportata dagli astronauti americani Christina Koch e Jessica Meir che gestiranno il braccio robotico Canadarm-2 dall’interno della Stazione, contribuendo a posizionare gli astronauti attorno al loro sito di lavoro altrimenti difficile da raggiungere. L’intera passeggiata spaziale dovrebbe durare circa sei ore e preparerà la scena per almeno altre tre.
LE CARATTERISTICHE DI AMS-02
L’Alpha Magnetic Spectrometer (Ams-02) è un rilevatore di particelle operante come modulo esterno della Stazione Spaziale Internazionale. Si tratta di un ambizioso laboratorio orbitante per la fisica delle particelle, con più di 3 metri di lato per un peso complessivo di 7,5 tonnellate, il cui scopo è quello di studiare con precisione la composizione e l’abbondanza dei raggi cosmici nello spazio in cerca di tracce di antimateria primordiale e materia oscura ad energie estreme fino a qualche TeV (“tera-elettronvolt”). La maggior parte dei raggi cosmici, circa il 99%, è formato da materia “ordinaria” quali protoni e nuclei elio. Lo strumento Ams-02 è stato progettato per misurare con precisione la rarissima componente di antimateria nei raggi cosmici, come positroni ed anti-protoni, e scovare particelle di antimateria pesante, come nuclei di anti-elio, mai osservati fino ad oggi.
IL CONTRIBUTO DI ASI E INFN
L’Agenzia spaziale italiana (Asi) e l’Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn) sostengono questo esperimento dal 1995, nell’ambito di una collaborazione internazionale che comprende istituti di ricerca e università in America, Europa e Asia. I ricercatori italiani sono responsabili della realizzazione, del mantenimento e delle operazioni dei principali strumenti di bordo, e partecipano in prima persona all’analisi scientifica dei dati raccolti dallo strumento. I rivelatori di particelle di Ams-02 sono stati progettati, costruiti e sono ad oggi operati con l’apporto dei ricercatori Infn di Bologna, Milano, Perugia, Pisa, Roma La Sapienza, e Trento. Asi contribuisce alle attività di operazione dello strumento e di analisi dati con la partecipazione di ricercatori. Il rilevatore Ams-02 è stato portato in orbita con la penultima missione dello Shuttle, l’Sts-134 Endeavour, che aveva a bordo l’astronauta italiano Roberto Vittori ed è stato agganciato alla Iss dove, dal 19 maggio 2011, sta raccogliendo raggi cosmici con continuità.