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Green@Work, la partnership che guarda al nuovo che verrà

Per sviluppare e gestire delle relazioni di qualità è fondamentale combinare le proprie conoscenze con quelle di altri. Si tratta di avviare delle vere e proprie “partnership” tra organizzazioni diverse. In un certo senso è quanto accaduto in ambito sindacale tra l’italiana Uiltec e la tedesca Ig Bce.

COSA È IL GREEN@WORK

I due sindacati, guidati rispettivamente da Paolo Pirani e Michael Vassiliadis hanno firmato il Green@Work, il primo patto sulla sostenibilità per il lavoro del futuro in Europa. Ig Bce è il terzo sindacato in Germania dei lavoratori dei settori minerario, chimico e dell’energia. Questo progetto internazionale prenderà il via nei primi mesi del 2020. Gli obiettivi comuni riguardano l’evoluzione del lavoro affinché riesca a coniugare la sostenibilità, il contrasto ai cambiamenti climatici, il welfare e la tenuta del progetto comunitario europeo. Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec nazionale, ha ricordato “come Uiltec e Ig Bce siano, nei rispettivi paesi, i partner negoziali per i datori di lavoro nella contrattazione collettiva in settori strategici per l’accettazione della transizione energetica e digitale e delle relative implicazioni in termini di efficienza, benessere, produttività e accettazione culturale e sociale di nuove forme del lavoro. La trasformazione europea del lavoro in atto, legata anche alla transizione energetica e digitale, necessita, quindi, di network che lavorino sul piano formativo e culturale delle imprese e dei lavoratori”.

Green@Work è quindi un accordo di partenariato promosso dai due sindacati firmatari e rappresenta un intervento multilivello che agisce nell’ambito della rappresentanza, della formazione e del dialogo con i comparti produttivi per una conversione degli spazi, dei modi, delle prospettive del lavoro secondo principi di sostenibilità ambientale, di una produttività sostenibile, di nuove competenze, di ridistribuzione dei benefici economici in termini di reinvestimenti in welfare alla persona e al territorio. È un’iniziativa pilota ambiziosa e di forte responsabilità che agisce prima di tutto nei comparti strategici e complessi rappresentati dalle due realtà sindacali.

COME FUNZIONA IL PARTENARIATO

Le linee di azione del progetto sono quattro. La prima è la promozione del network, con l’allargamento dell’accordo di partenariato ad altri soggetti come sindacati, imprese, attori istituzionali, enti di formazione e ricerca, altri soggetti interessati. Il partenariato si farà promotore di una ricerca di fonti di finanziamento che possano sostenere la crescita del progetto in tutta Europa. La seconda è la creazione di un’osservatorio di raccolta dati sulle trasformazioni del lavoro in chiave sostenibile anche con finalità di ricerca. Questo osservatorio fornirà una base scientifica e statistica per lo sviluppo di un confronto e per la condivisione di obiettivi e parametri. La terza azione è dedicata alla formazione, con un percorso evolutivo in cui il contenuto di ogni appuntamento è modulato su quanto emerso da quello precedente. Oltre alla formazione per il sindacato è prevista una formazione-informazione per soggetti portatori di interesse individuati. La quarta azione è la produzione di materiali di comunicazione che possano uscire dalle stanze della rappresentanza e arrivare potenzialmente a chiunque. Per questo, i valori e i risultati del progetto saranno comunicati con linguaggi e materiali diversi, pubblicati su canali multimediali e promossi nelle reti europee dedicate al dialogo e al confronto sul lavoro.

LA FORZA STA NELLA QUALITÀ DELLE RELAZIONI

Questo partenariato può in effetti rappresentare nell’ambito sindacale una azione di fluidità rispetto a due entità organizzative distinte che sviluppa uno scambio di conoscenze per una concreta innovazione nel contesto di riferimento. Due sindacati, forti delle proprie competenze e relazioni trovano il modo di innovarsi su un alto livello di relazioni. Ed è proprio la qualità delle relazioni che può originarsi da questa intesa a determinare un possibile successo determinante per immaginare e governare il nuovo che verrà.

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