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Precarietà e incertezza economica. Le paure delle famiglie italiane secondo Swg

È ancora la Lega di Matteo Savini a dominare nei sondaggi d’opinione. A certificarlo le ultime rilevazioni di Swg, che vedono la Lega al 33% dei consensi, seguita dal Partito democratico (18%) e dal Movimento 5 Stelle (15,5%). Tuttavia, la forza guidata da Matteo Salvini, pur restando prima tra le intenzioni di voto degli italiani, ha perso quasi un punto e mezzo dalle scorse europee, registrando una piccola battuta d’arresto nella crescita dei consensi. Oltre alle intenzioni di voto, però, il sondaggio di Swg ha approfondito un altro aspetto, ossia le paure per l’oggi e sul futuro dei figli degli intervistati: il timore maggiore è che non riescano ad avere un futuro decente.

IL FUTURO DEI FIGLI (E DELL’ITALIA)

Cosa preoccupa maggiormente gli italiani con figli? Che nel loro futuro, non riescano ad avere uno standard di vita decente (72%), che debbano emigrare (59%), che debbano lavorare troppo, che non riescano a costruirsi una famiglia (58%) e che non abbiano successo nella vita (55%).

Se si approfondisce, poi, quali siano le prospettive dell’Italia e i principali rischi per il futuro dei propri figli, per il 37% degli intervistati il maggior timore è che l’Italia diventi un Paese con grandi ingiustizie sociali, precarizzato (35%), povero (28%), senza identità (22%). Insomma, l’incertezza per il futuro dei propri figli è fortemente legata a una nota di pessimismo sulle possibilità che l’Italia potrà offrire loro nel prossimo futuro.

IL PRESENTE (E I SUOI PROBLEMI)

Tra i timori delle famiglie, rispetto all’attuale congiuntura economica, spicca la salute. Il 46% degli intervistati, infatti, teme di non poter avere i mezzi per le cure personali o di un familiare, non riuscire ad aiutare i propri figli (43%), perdere i risparmi accumulati (33%) e non riuscire a mantenere lo stesso tenore di vita (31%).

La mancanza di stabilità nel lavoro e di riconoscimento del merito sono tra le storture maggiori della società odierna, rispettivamente per il 44% e il 33% degli intervistati, seguite dall’egoismo (28%) e al permettere l’arrivo incontrollato degli immigrati (16%), così come la ricerca di profitti sempre maggiori (16%).

LE INTENZIONI DI VOTO

Come detto in precedenza, a rimanere in testa nelle intenzioni di voto è il partito di Matteo Salvini, che però – assieme a Fratelli d’Italia e alla nuova forza politica di Matteo Renzi (Italia Viva) – è in calo rispetto alle rilevazioni del 2 dicembre. A crescere, invece, Il Partito democratico (+0,3%), Azione di Carlo Calenda (+0,2%) e Forza Italia (+0,2%). Stabile il Movimento 5 Stelle, che dopo il calo successivo alle europee (dal 17,1% al 15,5%) non perde e non guadagna consensi.


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