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Sulla prescrizione il Pd è fuori tempo massimo. Parla Costa (FI)

Il Pd con la proposta sulla prescrizione presentata pochi giorni fa vuole solo camuffare la propria strategia per confondere le acque, dice a Formiche.net il responsabile giustizia di Forza Italia, Enrico Costa. Secondo l’ex ministro degli Affari Regionali a questo punto l’unica strada è quella di sopprimere la riforma Bonafede e cerchia in rosso il male minore (ovvero la riforma Orlando).

Prescrizione, dal 1 gennaio ci sarà il rischio di un ergastolo processuale?

Non è un pregiudizio, ma un giudizio oggettivo. Oggi la prescrizione rappresenta lo stimolo per il giudice a trattare il fascicolo. Un termine che sia ben impresso non solo nella mente del giudice ma anche ben scritto sui fascicoli sarebbe un pungolo e un elemento acceleratorio. Se noi togliessimo tout court quel termine è ovvio che i fascicoli potrebbero giacere nei cassetti senza alcun limite temporale, tanto per i condannati quanto per gli assolti in primo grado che dovranno formulare istanze e pregare che il fascicolo venga disseppellito.

L’ex sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore da queste colonne ha chiesto a Conte di disinnescare la riforma Bonafede “perché è sinonimo di un populismo penale”. Come farlo?

Disinnescare la riforma Bonafede significa sopprimerla, perché è molto difficile trovare rimedi che consentano di avere compensazioni per evitare allungamenti temporali all’infinito. Ci fosse nel nostro Paese la prescrizione processuale, allora potrei capire la presenza di alcuni punti di riferimento. Ma non mi pare che ciò sia nei pensieri di Bonafede: per cui l’unica strada esistente per andare incontro alla tesi di Migliore è quella di sopprimere la proposta del Guardasigilli.

Come giudica la proposta dem di sospendere i tempi della prescrizione di due anni per l’Appello e di uno dopo la Cassazione?

È arrivata fuori tempo massimo perché il Pd ha avuto almeno tre occasioni per dare dei segnali su questo tema, come da nostra disponibilità alla Camera. Penso anche ai due ordini del giorno sul decreto fiscale e sulla manovra che chiedevano un rinvio dell’entrata in vigore. Casi in cui il Pd ha votato assieme al M5S per respingere le nostre proposte. Vedere ora che la proposta dem giunge ad una settimana dall’entrata in vigore delle legge grillina mi sembra più una mossa propagandistica e ipocrita, di una parte politica che vuole vendersi all’esterno come una forza responsabile. Invece ha dato dimostrazione di voler solo confondere le acque, con proposte camuffate a cui non credono neanche loro.

I principi contenuti nella riforma Orlando e nel ddl Costa potrebbero far sorgere una maggioranza diversa rispetto a quella attuale?

Premetto che la riforma Orlando non mi piaceva e non l’ho votata, ma è ovvio che tra la riforma Bonafede che sopprime l’istituto della prescrizione e quella Orlando che prevede un termine di un anno e mezzo dopo il primo grado e altrettanto dopo l’appello, considero la seconda il male minore, così come ho anche detto in Aula.

Per quale ragione?

Perché ci consente di far tornare in vita l’istituto della prescrizione. È ovvio che sul punto noi avremmo delle idee diverse, ma è anche vero che in questo momento siamo all’opposizione.

La mediazione di Palazzo Chigi, ovvero applicare lo stop per i soli condannati di primo grado, è un palliativo?

Penso che non cambierebbe di molto il quadro: innanzitutto c’è la presunzione di innocenza, poi c’è il 48% degli appelli che ribalta la sentenza di primo grado. Per cui questo scenario rappresenterebbe una soluzione che non eviterebbe i cosiddetti processi eterni, la definirei una soluzione da pubblici ministeri.

Il premier Conte ha detto di comprendere la proposta dem ma al contempo difende la riforma Bonafede. Da che parte sta?

Conte sta dalla parte di Conte e mantiene in piedi questa maggioranza. Ma la riforma o entra in vigore o non entra. In caso positivo ci sarebbe una vittoria del M5S, che a differenza del Pd non ha mai chiesto rinvii.

Che ne pensa della possibilità che Italia Viva voti il testo di FI?

Italia Viva ha già votato a favore del nostro ordine del giorno alla manovra che chiedeva al Governo di rinviare di un anno l’entrata in vigore dello stop alla prescrizione. Mi fa piacere se condividono le nostre posizioni.

twitter@FDepalo

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