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Al lavoro, insieme!

Un video prodotto dalla Uiltec nazionale e dedicato al lavoro sarà proiettato nel corso della trentesima edizione di “Milano Unica”, il Salone del tessile ed accessori di alta gamma che sarà aperto dal prossimo 4 febbraio presso la Fiera di Milano.

Il cortometraggio racconta la contrattazione collettiva in Italia e i risultati ottenuti, attraverso la storia dei lavoratori della Fabbrica tessile di Biella, nel nord Italia. In questa realtà il sindacato, insieme ai lavoratori, ha adottato lo strumento della contrattazione per raggiungere obiettivi importanti. I protagonisti del video spiegano come hanno ottenuto la riduzione di infortuni e l’aumento dei salari. Nel caso della giovane Marika, una delle operaie intervistate in primo piano, si apprende come ha conquistato il contratto part-time, mentre un’altra addetta, Anna, ricorda la firma apposta sul tanto atteso contratto a tempo indeterminato.

Questa iniziativa di comunicazione, curata dal punto di vista tecnico da Elisabetta Di Resta, si inserisce nell’insieme di iniziative della Campagna “Together at Work”, iniziata dallo scorso 16 settembre e relativa alla contrattazione collettiva in Europa e promossa dal sindacato continentale del settore” IndustriAll European Trade Union”. Il video si presenta quindi come l’unione solidale dei lavoratori che quotidianamente non dimenticano né i loro diritti né la loro provenienza, perché i diritti di cui godono oggi sono il frutto delle lotte dei lavoratori del passato e tutto ciò che ottengono oggi con la contrattazione, rappresenta per loro il futuro.

“In una società che pensa a dividere anziché unire – ha ribadito Arianna Amalfi, responsabile per la Uiltec nazionale del settore Internazionale – e che troppe volte ha minato i sistemi di contrattazione per ripristinare la redditività delle imprese a discapito e a spese dei lavoratori, la contrattazione collettiva deve essere considerata come uno strumento chiave per la giusta trasformazione del settore industria: la decarbonizzazione, la transizione energetica e la digitalizzazione devono creare posti di lavoro, non devono distruggerli, devono aumentare gli standard di vita, non devono abbassarli!”.

Proprio oggi nella sede nazionale della Uiltec, ubicata a Roma in via po 162, i giovani sindacalisti della categoria (che segue oltre al settore tessile quelli della chimica, della farmaceutica, dell’energia e del manifatturiero) si stanno confrontando sul futuro del lavoro correlato alle nuove scelte di politica industriale da realizzare in tempi certi. Si tratta di quadri e iscritti provenienti da ogni parte d’Italia che, sostenendo la campagna “Toghether at Work”, hanno discusso principalmente sul bisogno di come ricostruire sistemi di contrattazione dato che disparità di genere e salariale, insicurezza economica e precarietà sono diffusi proprio nei Paesi in cui mancano i processi di contrattazione, l’azione sindacale e il negoziato.

“Essere sindacati in Europa – ha ricordato Paolo Pirani – segretario generale della Uiltec nazionale significa agire coerentemente almeno a favore di alcuni punti salienti: tolleranza zero nei confronti delle morti sul lavoro; spostamento del carico contributivo del lavoro a tempo determinato a quello flessibile; messa in sicurezza del territorio e del patrimonio abitativo attraverso un piano di azione di lungo periodo, finanziato con investimenti pubblico-privati; digitalizzazione del lavoro affrontando le conseguenti politiche di sostegno salariale, la riduzione dell’orario; sviluppo della ‘green economy’; determinazione di una politica in ambito industriale sostenuta da titoli pubblici europei per finanziare gli investimenti infrastrutturali; riconsiderazione della missione istituzionale della Bce tendente alla stabilità monetaria e alla riduzione della disoccupazione; fissazione nel bilancio europeo dello scomputo della spesa per investimenti dal calcolo del deficit strutturale; vincolo all’avanzo commerciale corrente entro il 4% del Pil; rapporto Debito/Pil al 90%”.30

Un vero e proprio decalogo che guarda al futuro delle nuove generazioni.


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