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La Space Force di Trump richiama Star Trek. Ecco come (e perché)

Complimenti e applausi, ma anche qualche accusa di plagio. Il logo della nuovissima Us Space Force svelato dal presidente Donald Trump via Twitter è stato accolto così. Oltre l’ilarità della rete, attesta però un fatto: gli Stati Uniti sono determinati a difendere lo Spazio extra-atmosferico, anche con una forza armata tutta dedicata alle attività spaziali.

“Dopo le consultazioni con leader militari, disegnatori e altri, sono felice di presentare il nuovo logo per la Us Space Force, la sesta delle nostre magnifiche Forze armate”, ha cinguettato il presidente. Non si aspettava probabilmente che in molti notassero immediatamente la somiglianza con il logo di Star Trek, celebre serie televisiva, tutt’ora molto popolare negli States. L’attore George Takei è addirittura arrivato a twittare un’ironica richiesta di pagamento dei diritti d’autore. Eppure, c’è chi nota che il nuovo logo riprende quello del Comando spaziale dell’Air Force (ora confluito nella Space Force), quasi del tutto invariato dal 1982.

In ogni caso, il piano è serio, e nasce dell’intenzione di fronteggiare la crescente assertività extra-atmosferica di Cina e Russia. Il progetto è stato voluto con forza dal presidente, e ha dovuto vincere diverse resistenze (anche al Pentagono), con un dibattito serrato tra Congresso, Casa Bianca e dipartimento della Difesa.

La competizione con Pechino e Mosca ha poi convinto tutti, tanto che da settembre è attivo lo Us Space Command, l’undicesimo comando unificato, combatant e operativo, specificatamente dedicato alle attività militari nello spazio. Seppur autonomo rispetto alla Space Force, ha segnato il trend, aprendo la porta alla sesta forza armata, tutta spaziale. Il comando è affidato al generale Jay Raymond, che guida anche lo SpaceCom è che avrà dunque l’arduo compito di armonizzare le due nuove entità della Difesa americana.

Circa le possibili sovrapposizioni tra le due strutture, era già stato l’anno scorso l’allora segretario alla Difesa Patrick Shanahan a identificare la divisione di competenze: non sono da confondere, sono complementari. “La Space Force – spiegava – servirà a fornire personale, assetti e capacità a supporto delle operazioni spaziali, mentre lo Space Command sarà il comando operativo che impiegherà le capacità spaziali e guiderà le operazioni”. Una volta che entrambi saranno a lavoro, “funzioneranno in parallelo a quanto avviene per le altre cinque Forze armate e i quattro comandi combatant funzionali”.

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