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Cosa fa Nicolás Maduro con il pericoloso sistema antiaereo russo Tor-M1?

C’è un filo, non troppo sottile, che lega l’Iran, la Russia e il Venezuela. Un rapporto, soprattutto sul piano della collaborazione militare, che è venuto a galla (anche) in seguito all’abbattimento dell’aereo di linea ucraino in cui sono morte 176 persone.

Secondo l’agenzia statale russa RIA Novosti e l’emittente RT, il regime venezuelano ha acquistato non meno di 12 sistemi antiaerei russi Tor-M1, lo stesso modello usato dagli iraniani. La consegna dei primi lanciatori è avvenuta nel 2008 e il Paese sudamericano avrebbe capacità per formare tre batterie. Il quotidiano Russia Beyond the Headlines ha confermato l’informazione, aggiungendo che il contratto tra Caracas e Mosca per questi antiaerei ha un valore di circa 290 milioni di dollari.

L’Iran e il Venezuela sono due storici acquirenti di forniture militari fabbricate in Russia. Nell’arsenale ci sono sistemi di missili Buk-M2E, Pechora-2M, Igla-S e S-300MV, cannoni Zu-23-2 e il sistema Tor-M1.

La data base del Stockholm International Peace Research Institute, che si dedica al traffico di armi, ha verificato la presenza degli Buk-M2E, Pechora-2M, Igla-S e S-300MV in Venezuela, ma non quella dei Tor-M1. Con diverse capacità e funzioni, questi sistemi fanno parte del Comando di Difesa Aerospaziale Integrale del Venezuela. Il sistema Tor-M1, uno dei più evoluti, è stato creato per abbattere aerei, droni, missili ed elicotteri a breve distanza. Ogni lanciatore ha un radar ed è gestito da quattro persone, ma permette anche il funzionamento automatizzato.

Tuttavia, non è chiaro se la consegna dei Tor-M1 è stata fatta al regime del Venezuela. Secondo Andrei Serbin Pont, analista internazionale ed esperto delle Forze Armate del Paese sudamericano, l’acquisto è rimasto in fase di negoziazioni, il contratto non è stato mai firmato. A Infobae, ha detto che i report pubblicati dai media russi sono imprecisi e farebbero parte di una strategia di vendite dell’agenzia statale di esportazione di armi Rosoboronexport.

Per il think tank inglese International Institute for Strategic Studies, la consegna invece è avvenuta e mancherebbero soltanto altri due carichi, anche se l’acquisto di armi da parte del regime socialista si è ridotto negli ultimi tempi per colpa della grave crisi economica del Venezuela. Maduro ha lasciato intendere che la priorità del suo governo in questo momento è la difesa e il rafforzamento delle capacità delle Forze armate (che restano ancora fedeli al suo regime).

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