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Appunti in vista della prima assemblea nazionale di Italia Viva. Firmato Rosato

Sarà il lavoro e la ricerca spasmodica di un nuovo inizio per l’economia italiana il centro nevralgico della prima assemblea nazionale di Italia Viva, in programma al Teatro 10 di Cinecittà l’1 e il 2 febbraio. Lo assicura a Formiche.net il vicepresidente della Camera Ettore Rosato (IV), che indica al governo (a cui dice: “Siamo in questa maggioranza fin quando farà cose che riteniamo utili al Paese”) la strada da seguire su tre dossier significativi: riforma Bonafede, concessioni autostradali e limiti del reddito di cittadinanza.

Prescrizione, Autostrade, reddito di cittadinanza: sono questi i dossier sul tavolo della prima assemblea nazionale di Italia Viva?

Il primo punto dell’assemblea è ridare fiducia a questo Paese per far ripartire nuovamente l’economia. Dobbiamo lavorare per la crescita e per costruire le condizioni affinché nascano nuovi posti di lavoro. Su questo si articolerà il nostro sforzo, assieme alle politiche di promozione e protezione della famiglia. In seguito ci sono temi specifici come quelli citati su cui non manchiamo di dire la nostra.

Il lodo Annibali può invertire il trend sulla giustizia?

La prescrizione è un tema che riguarda la lettura e l’applicazione in norma della Carta: i processi eterni non sono coerenti con il nostro impianto costituzionale. Quindi noi lotteremo fino in fondo contro l’assurda riforma Salvini-Bonafede. La collega Annibali ha avanzato una proposta di gran buon senso: si sospenda l’efficacia di quella legge fino a quando non entrerà in vigore la nuova riforma del processo penale.

Sulla revoca delle concessioni autostradali l’Italia rischia il modello Caracas?

La credibilità di un paese è decisiva per invogliare gli investimenti stranieri: noi rischiamo, al di là dei demeriti di Autostrade che vanno sanzionati fino in fondo e con rigore, di perdere l’affidabilità che ci ha sempre contraddistinto. Ovvero quella di essere un mercato con delle regole certe per chi ci arriva. L’idea che il governo cambi regole contro i concessionari dopo un affidamento, mette in dubbio qualsiasi futura concessione o accordo internazionale con un soggetto privato.

I limiti del reddito di cittadinanza sono anche sociali, oltre che di tenuta dei conti?

La misura voleva, nella mente di chi l’ha pensata, affrontare un problema oggettivo ovvero rivolgersi a chi non ha un reddito. Ma è stato affrontato talmente male da dare risposte parziali: chi era in cerca di lavoro ha trovato assistenza invece che supporto. Una norma quindi che va rivista profondamente, perché produce risultati negativi, in particolare ne risentono le imprese che cercano manodopera e non riescono ad essere competitive per via del mix di lavoro nero e assistenza senza controllo.

Come intrecciare il piano shock annunciato a Torino per sbloccare le opere pubbliche con l’azione dell’esecutivo?

Ormai nel governo tutti dicono che bisogna sbloccarle, ma si tratta adesso di approvare le norme che proporremo alla maggioranza proprio per semplificare la burocrazia dei cantieri e degli affidamenti, conservando rigore e trasparenza.

Con l’adesione di Italia Viva al Parlamento europeo nell’eurogruppo Renew Europe per raggiungere EnMarche! di Macron quali spazi continentali si potranno aprire?

Si aprono spazi interessanti di chi si rende conto che questa Europa così non funziona: noi che ne difendiamo ragioni e prospettive, siamo i primi a saperlo. Ma occorre un salto di qualità. Le politiche integrate sono sempre più indispensabili sia in esteri che in economia. Una formazione europeista in questo senso potrà dare una grossa mano.

Dopo il “punto di riferimento fortissimo per progressisti” espresso da Zingaretti per Conte, anche Martina gli chiede di essere punto di incontro della maggioranza. “È finita la ricreazione” ha detto Renzi al governo. Come imporre dunque un’agenda riformista?

Noi ci siamo in questa maggioranza fin quando farà cose che riteniamo utili al Paese. Penso che non ci sia da aggiungere altro.

Mario Draghi riceve oggi la Croce al merito della Germania: una rivincita e una risorsa (anche per l’Italia)?

Draghi è una grande risorsa per il futuro dell’Italia, devo dire che ha dimostrato che si possono fare gli interessi dell’Italia facendo anche gli interessi dell’Europa.

La legge elettorale attualmente in discussione in Aula, ha detto da queste colonne il prof. Gianfranco Pasquino, non aumenta il potere degli elettori. Ci saranno ancora liste bloccate e candidature multiple?

Vedremo quale sarà il punto di equilibrio che raggiungerà la maggioranza. Penso che la legge elettorale vada scritta, come accaduto per l’ultima, cercando il più ampio consenso possibile tra maggioranza e opposizione.

twitter@FDepalo

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