La notizia non è passata inosservata e ha prodotto degli sviluppi imprevisti fino a poco tempo fa. Il 27 gennaio l’amministratore delegato di Sogin, Emanuele Fontani, ha incontrato per la prima volta, dopo il suo insediamento nel dicembre scorso, le organizzazioni sindacali nazionali di settore.
Sogin tiene ad un confronto positivo
”L’incontro – si legge in una nota diffusa dalla società stessa- inaugura un nuovo percorso di relazioni industriali al fine di sviluppare un confronto positivo, nel rispetto dei ruoli di ciascuno e degli indirizzi assegnati all’azienda, che sia di sostegno alle sfide del ‘decommissioning’ nucleare che attendono Sogin nei prossimi anni. Fontani ha apprezzato la disponibilità e l’approccio collaborativo emerso dall’incontro e ha confermato la volontà di proseguire in un dialogo costante con i rappresentanti dei lavoratori”.
L’apprezzamento dei sindacati
Da parte loro i sindacati di categoria, in una nota unitaria, all’indomani dell’incontro in questione, avevano espresso di fatto apprezzamento rispetto all’evento: “Fontani – avevano ribadito tra le altre cose- non ha usato mezze parole rispetto alle cose che sono accadute in Sogin negli ultimi periodi e che hanno determinato, da una parte, una riduzione della motivazione di appartenenza all’azienda delle lavoratrici e lavoratori e, dall’altra, uno scarso risultato dovuto anche alla mancanza del controllo dei processi produttivi. L’amministratore delegato di Sogin ha chiesto supporto alle organizzazioni sindacali per gestire insieme il momento delicato che vive l’azienda”.
La precisazione di Fontani
Proprio a questo proposito la nota aziendale ha voluto replicare a quella sindacale, riportando una specifica precisazione dell’Ad Fontani ,ritenendo di precisare “che nella sua relazione non ha mai evidenziato che in passato si sia verificata una ‘mancanza di controllo dei processi produttivi’, ma ha piuttosto sottolineato il costante impegno dell’azienda a garantire i più alti standard di sicurezza, impegno che ha consentito di conseguire, anche in tempi recenti, traguardi significativi”. I sindacati di categoria che si chiamano Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil, hanno chiesto che le enunciazioni del manager “si trasformassero velocemente in fatti sia nell’ambito di Sogin che di Nucleco in una logica di Gruppo”.
Cosa sono Sogin e Nucleco
E’ bene ricordare che la Sogin è la società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare. La Nucleco, invece, è la società dello stesso Gruppo Sogin leader in Italia nel campo dei servizi radiologici, nella gestione dei rifiuti radioattivi e nelle attività di decontaminazione e bonifica di impianti nucleari e siti industriali.
Marcelli attende di conoscere il piano industriale
“Ci auguriamo davvero – ha ribadito Riccardo Marcelli, segretario generale della Uiltec-Uil del Lazio e ch’era presente all’incontro col “management” di Sogin – che tiri un’aria nuova. Di certo è che Sogin si doterà finalmente di un Piano Industriale entro l’estate volto a identificare concretamente gli obbiettivi e le modalità del loro raggiungimento. Le parti sociali rappresentano uno ‘steakholder’ essenziale per l’attuazione degli obiettivi del Piano suddetto. E questo programmazione dovrà avere una ricaduta strutturale nella controllata Nucleco”. Per il leader regionale della Uiltec si possono determinare utili spazi di dialogo tra le parti: “E’ innegabile – puntualizza Marcelli- come Sogin abbia responsabilità precise verso il Paese per la missione che le è stata affidata. Tutta la squadra Sogin è animata da grande passione per l’importante lavoro che quotidianamente svolge. È dovere di tutti i lavoratori del Gruppo Sogin agire in massima sicurezza, diffondendo l’approccio della cultura della sicurezza nei confonti di ogni ‘partner’ che condivide questa missione a partire proprio dai lavoratori di Sogin e di Nucleco. E’ fondamentale puntare sul valore delle persone e sul loro futuro promuovendo costantemente il trasferimento delle competenze, un patrimonio di conoscenze davvero unico nel caso specifico”.
Il 7 febbraio prossimo incontro tra le parti
Il prossimo 7 febbraio ci sarà un nuovo incontro tra le parti coinvolte ed il percorso comune da intraprendere sarà di sicuro più nitido.