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Tortorelli è il nuovo segretario della Uil della Basilicata

Da oggi Vincenzo Tortorelli è il segretario generale della Uil di Basilicata. Subentra a Carmine Vaccaro che sarà alla guida dei pensionati della Uil della medesima regione. Due amici tra di loro, due operai che provengono dal sito Sata della Fca di Melfi, due persone che possono definirsi davvero perbene. Anche chi scrive è amico di entrambi da oltre vent’anni. Tortorelli ha chiesto alla platea che lo ha eletto, alla presenza del leader nazionale della Uil, Carmelo Barbagallo, di non fargli mancare vicinanza, affetto e amicizia perché si realizzi un buon lavoro di squadra.

Si tratta di valori che ha condiviso da sempre e che hanno caratterizzato la sua vita quotidiana. Il nuovo segretario regionale della Uil Basilicata ha anche fissato i principali punti su cui baserà la sua azione sindacale: riposizionamento sui territori; potenziamento della rete dei servizi del Patronato e dei Caaf; adeguamento della comunicazione e della informazione per stare al passo con i profondi cambiamenti in atto in queste realtà; ridare sempre e in ogni momento l’occasione agli iscritti di partecipazione attiva al sindacato.

Lo scenario economico della regione lucana è particolare: presenta realtà culturali e luoghi turistici famosi nel mondo; mantiene insediamenti produttivi di tutto rilievo nell’ambito dei settori dell’automotive e dell’agroalimentare; infine, in Basilicata si trova il petrolio. Il cosiddetto “oro nero” è caratterizzato dal settore estrattivo della Val d’Agri, dove a Viggiano c’è l’Eni, e da quello del Sauro, dove a Corleto Perticara c’è la Total. Queste due realtà garantiscono di fatto il 60% del “greggio” nazionale.

Eppure la Basilicata è anche il luogo dove si registrano punte di estrema povertà, disagio, arretramento e disoccupazione. In questo contesto Tortorelli non potrà che fare bene, perché nel suo agire é sempre rimasto una persona tra le persone, sensibile a necessità e problemi di quel che gli muove intorno, leale e capace. Un giudizio che, proferito da una voce amica, può apparire parziale. Ma si tratta di pura verità. Basti pensare che il suo primo atto ufficiale sarà quello di indossare la tuta di operaio e ritornare ad incontrare i suoi colleghi nella fabbrica di Melfi dove la Fca ha prodotto con successo la Punto, dove ora produce la Jeep Renegade e la Fiat 500X e dove produrrà la Jeep Compass. Insomma, un ritorno alle origini che è tutto un programma.



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