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Usa e Francia. Doppia partnership con la Grecia (militare e strategica)

Gli F-35 americani che inizialmente erano destinati alla Turchia, o altri Mirage che si aggiungerebbero a quelli già in uso all’aeronautica? In Grecia alla voce difesa è derby tra Washington e Parigi, con chiari riverberi di natura geopolitica. La spregiudicatezza di Erdogan, tanto nel dossier energetico a Cipro quanto nelle rivendicazioni sulle isole dell’Egeo, ha prodotto una doppia reazione occidentale. E sul fronte turco il governo greco manda una fregata a Kastellorizo dove arriva una nave da Ankara.

GEOPOLITICA

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha accolto con favore il voto del Parlamento greco a favore dell’Accordo parlamentare aggiornato sulla cooperazione in materia di difesa reciproca (Mdca), definendolo base strategica delle relazioni di difesa. “La Grecia è un alleato chiave in seno alla Nato e continuerà a costruire il nostro forte partenariato per promuovere la stabilità nella regione”. Un messaggio forte indirizzato ad Ankara, che dopo l’accordo-provocazione con Al Serraj per le delimitazioni marittime, non smette di interferire con le trivellazioni nella Zee di Cipro e anche in acque greche.

È il caso della nave da ricerca turca Oruc Reis che è entrata nelle acque dell’area di Kastellorizo, partita oggi in direzione ovest fuori dall’area Navtex. L’isola greca è nota per essere stata il set cinematografico del capolavoro di Salvatores, Mediterraneo. La nave viene monitorata dalla Marina ellenica e in particolare dalla fregata Nikiforos Fokas giunta immediatamente sul posto.

STRATEGIA

Il primo ministro greco Mitsotakis e il presidente francese Macron dall’Eliseo denunciano all’unisono il comportamento turco in Libia, Cipro e Grecia. “In questi giorni abbiamo osservato navi e movimenti turchi nel Mediterraneo, è una chiara violazione dell’Accordo di Berlino”, ha dichiarato Macron, aggiungendo che la Francia è inequivocabilmente dalla parte di Grecia e Cipro contro le provocazioni turche e le violazioni dei loro diritti sovrani.

“Le nostre due nazioni hanno una visione strategica comune”, riferendosi alle tematiche di Ue e Mediterraneo. Punto di partenza si ritrova in una nuova alleanza strategica in campo economico e militare che si concretizzerà con l’acquisto da parte di Atene di due fregate francesi, come anticipato da queste colonne lo scorso novembre. In quell’occasione, alla cerimonia ufficiale del taglio della prima lastra presso il Naval Group di Lorian nei cantieri francesi era intervenuto anche l’ammiraglio greco Nikolaos Tsounis, a testimoniare un dialogo consolidato.

DIFESA

Ma la Grecia non dovrebbe fermarsi alle due fregate Belh@rra. Pochi giorni fa una portaerei francese, assieme ad altre forze navali francesi, è giunta in acque elleniche e cipriote per un’esercitazione congiunta ellino-francese. “La Grecia saluta la presenza militare della Francia nel Mediterraneo orientale”, ha commentato il premier greco con chiaro riferimento al dossier energetico che vede la Turchia inserirsi pericolosamente con una massiccia presenza militare nella Zee.

Francia più Usa, dunque. La Grecia pensa anche a rinnovare la sua flotta di caccia. Dopo aver ammodernato i 90 F-16 e aver acquistato di seconda mano 40 elicotteri Kiowa americani, si trova ad un bivio. O programmare, come si dice con insistenza, l’acquisto di alcuni F-35, ovvero parte di quelli inizialmente destinati alla Turchia, oppure virare su altri Mirage francesi.

Il vertice dell’Eliseo, che dovrebbe aver spazzato i dubbi sulle fregate, arriva in un momento cruciale per la regione del Mediterraneo, dal momento che Usa e Francia si sono distinte come i partner più solidi di Atene anche per la concomitante presenza nell’Egeo di due player primari come ExxonMobile e Total, impegnate nel dossier energetico.

twitter@FDepalo

 

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