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Ecco come (dal Sud) ItaliaCamp vuol far ripartire il Paese. Parla Sammarco

“Se si lavora con impegno e dedizione, indipendentemente dal volume del fatturato, si può fare la differenza”. Ne è convinto Fabrizio Sammarco, amministratore delegato di ItaliaCamp che oggi ha celebrato, a Fiumicino, 10 anni di attività. “Ieri abbiamo avuto il piacere di essere ricevuti in audizione dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e oggi abbiamo avuto l’onore di avere l’intervento del presidente del Consiglio”, oltre alla presenza d egli amministratori delegati delle più grandi aziende italiane, a confermare il ruolo fondamentale che I’organizzazione è riuscita a mettere in campo nel corso dell’ultimo decennio.

Non è un caso, infatti, che il presidente del Consiglio e il Capo dello Stato abbiano incontrato i suoi vertici, confermando che “se si lavora con impegno e dedizione indipendentemente dal volume del fatturato o dalla capacità di movimentare interessi economici-finanziari, perché noi ci occupiamo di progetti sociali e civici, ecco si può comunque fare la differenza”. L’organizzazione, che sviluppa processi di innovazione sociale ad impatto positivo per il Paese, creando connessioni tra istituzioni, aziende, associazioni e università, ha presentato oggi il modello “Italia Team”: una chiamata pubblica rivolta ad aziende, istituzioni e cittadini con l’obiettivo di realizzare 7 progetti attraverso i quali generare valore per il Paese.

“Si tratta di un modello di collaborazione aperto di cui oggi abbiamo lanciato la chiamata pubblica a tutti i cittadini che vogliono provare a contribuire con il proprio impegno personale per la risoluzione di problemi o la realizzazione di innovazioni”, ha spiegato Sammarco, aggiungendo che “la chiamata a raccolta resterà aperta per tre mesi, dopo di che “selezioneremo le persone che possono darci il contributo migliore e faremo scendere in campo dei team che con l’aiuto delle istituzioni e con il contributo delle aziende proveranno a realizzare questi progetti”.

Progettare, allora, un futuro possibile e sostenibile, come lo stesso Conte ha sottolineato nel suo discorso. L’operato di ItaliaCamp è “un modo per tendere la mano in una situazione economica sia italiana che internazionale non semplice. Un richiamo a non restare solo cittadini passivi, ma provare a stimolare una reazione attiva da parte di coloro che possono e vogliono dare un contributo che in una piattaforma civica come quella di ItaliaCamp, che non ha un colore o interesse partitico o economico, riesce a trovare spazio per il bene del nostro Paese”. A partire da quel Sud di cui tanto si parla, ma in cui poco si agisce.

“Il Sud è una terra su cui investire e bisogna farlo con decisione, perché non c’è tempo da perdere”, aggiunge Sammarco, spiegando che la strada della sostenibilità è l’unica percorribile. “Siamo convinti che sia un grande abbaglio credere che lo sviluppo sostenibile sia un freno alla crescita, anzi è vero il contrario: serve un giusto equilibrio tra il processo di generazione del valore non solo per chi investe, ma anche per chi i destinatari degli investimenti”. In concreto, conclude, “significa fare attenzione affinché il giusto profitto che fa muovere tutte le organizzazioni pubbliche e private sia compensato con il giusto impatto in termini di esternalità positive per tutte le comunità territoriali e per i cittadini che non devono solo subirne gli effetti negativi, ma trarne tutti i benefici possibili”.


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