Avanti tutta sull’agricoltura, un settore tutt’altro che finito, anzi, vivo e vegeto e persino in grande crescita. Il ministro Teresa Bellanova, questa mattina è stata al centro di un confronto con alcuni giovani imprenditori agricoli, a conclusione del convegno romano Seminiamo il futuro, dedicato a un segmento della nostra economia che sta conoscendo una nuova età dell’oro (qui l’intervista al direttore generale dell’Ismea, Raffaele Borriello). La responsabile dell’Agricoltura ha spiegato, in risposta alle domande dei giovani, quali dovrebbero essere le migliori risposte della politica nazionale ai problemi di un settore che piace sempre di più ai giovani.
MISSIONE MADE IN ITALY
“Quello che oggi davvero conta è la valorizzazione di un settore, puntare sulla qualità e misurarci sull’innovazione. Per questo non si può prescindere da un piano strategico per l’agricoltura e soprattutto per il made in Italy. I nostri prodotti devono essere valorizzati al massimo, senza imbrogli”, ha spiegato Bellanova. “Quando parlo di valorizzazione del made in Italy parlo anche di trasparenza sui prodotti. Perché se c’è poca trasparenza allora si rischia di comprare, per esempio, un prodotto che costa meno di quello che è costato produrlo. E allora vuol dire che da qualche parte l’imbroglio c’è”. Altra questione, la competitività delle imprese sui mercati esteri. “Anche su questo fronte dobbiamo sostenere le piccole e medie imprese. Lo sappiamo, siamo in un mercato globale, chi lo nega chiacchiera e basta”.
GIOVANI AGRICOLTORI
Ma come aiutare i giovani a intraprendere la strada agricola? Anche qui il ministro ed esponente di Italia Viva ha fornito delle risposte. “Abbiamo studiato una decontribuzione di 24 mesi per chi avvia un’attività agricola sotto i 40 anni. Non è la soluzione dei problemi, sia chiaro, ma un modo di partire, di cominciare, per dire che lo Stato c’è ed è vicino a chi investe. Altra questione, la formazione e qui entrano in gioco le donne. Abbiamo previsto per le donne che vogliono scendere nell’agricoltura, appositi mutui i cui interessi possono andare a carico dello Stato”. Bellanova ha poi toccato l’annoso tema della burocrazia.
MENO BUROCRAZIA SUI CAMPI
Per la titolare dell’Agricoltura è tempo infatti di avviare una seria rivoluzione nella burocrazia applicata all’agricoltura. “Il ministero è in prima linea per dire ai produttori italiani quali siano i problemi e noi proveremo a risolverli. Vorrei dire agli agricoltori italiani, ‘aiutateci che noi vi aiutiamo’. Se non capiamo quali sono i problemi della gente abbiamo difficoltà a intervenire in modo efficace”, ha spiegato Bellanova. Un’altro passaggio del dibattito tra il ministro e i giovani, ha riguardato la Banca delle terre, con cui dare ettari a chi vuole fare l’imprenditore agricolo. “Si tratta di terre immediatamente produttive, non si tratta di tratta di tornare alla zappa. I 10 mila ettari di terra saranno messi all’asta, potranno concorrere i ragazzi e le ragazze che vogliono acquistarle. Sarà possibile una rateizzazione fino a trent’anni, terre dove produrre prodotti di altissima qualità”.
IL FUTURO DEL GOVERNO
Il ministro ha poi partecipato a un collegamento su La 7, nel quale ha invece toccato la delicata questione dei rapporti tra Italia Viva e il governo M5S-Pd. “Noi di Italia Viva non stiamo al governo per fare tappezzeria. Io personalmente ho annullato la mia vita. Stiamo dando il massimo del contributo possibile, adesso voglio che qualcuno ci dica quali sono le proposte sulle quali noi abbiamo causato difficoltà al governo. Le nostre proposte sono proposte che parlano di problemi e possibili soluzioni”. A proposito delle eventuali manovre per sostituire i parlamentari di Iv con un gruppo di responsabili, Bellanova ha commentato che “molti hanno aperto il mercato dei parlamentari. È chiaro che quando si apre il mercato dei parlamentari, accanto c’è la bancarella dei valori e non vorrei che questo governo si incamminasse in un percorso dove, per fare un dispetto a Italia Viva e metterla fuori dal governo, pensi di imbarcare quelli che non hanno un progetto per andare avanti nella legislatura e puntare a risolvere i problemi ma sono interessati alla loro questione personale”. Il ministro in ogni caso ha chiarito la posizione. “Se noi stiamo nel governo vogliamo risolvere i problemi del Paese, questo è quello che conta”.