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Covid-19, cosa chiedono imprese e associazioni al governo

Parola d’ordine, salvaguardare l’economia italiana alle prese con il coronavirus. I dati e le previsioni che stanno circolando negli ultimi giorni hanno messo in allarme non solo per i danni sanitari del covid-19 (tutto sommato circoscritti), ma per quelli di natura economica e legati al mondo di imprese, professioni e associazioni. Il settore del turismo e della logistica è di fatto in allarme per eventuali e probabili blocchi di ordini, commesse e traffici. Ecco una panoramica di istanze e contingenze, dopo che il ministro Dario Franceschini ha convocato per venerdì prossimo il tavolo straordinario.

PROTOCOLLI

Assopostale e Confetra chiedono al governo un protocollo sanitario che metta in sicurezza lo svolgimento di tutte le attività, e la convocazione di un tavolo centrale di raccordo per il settore postale e della logistica. Valterio Castelli ed Emanuel Bonanni, presidente e segretario generale di Assopostale (associazione di riferimento per gli operatori del mercato postale), dicono a Formiche.net che Assopostale, al fine di tutelare sin da subito lavoratori e consumatori, nonché le stesse aziende postali, del trasporto e della logistica, con particolare riferimento alle aziende impegnate nel servizio di food delivery a domicilio, attività quanto mai strategica e di primaria importanza nei casi di conclamata emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo, ha chiesto al ministero della Salute di impegnarsi a fornire alle predette aziende un’adeguata fornitura di mascherine fpp2/3 idonee a prevenire il contagio da covid-19.

“La misura – osservano – si rende necessaria anche a fronte dei danni economici già registrati dalle aziende, a fronte del calo dei volumi causati dal rischio di contagio epidemiologico da covid-19. Al netto di ogni richiesta, tutte le aziende aderenti ad Assopostale hanno già adottato protocolli sanitari in autotutela come l’utilizzo di guanti, tute tyvek ed intensificazione delle sanificazioni soprattutto nelle aree ad alto rischio. Ogni misura è stata presa in autotutela ma si resta in attesa di un protocollo ufficiale, da condividere assieme ai ministeri della Salute e dei Trasporti, al fine di certificare che tutte le procedure messe in atto sono idonee a tutelare la salute ed a garantire il corretto svolgimento delle attività, nel mentre, l’elevato costo di questi dispositivi di sicurezza rischiano di far sentire il personale abbandonato a possibili contagi e tenuto a distanza dai clienti in fase di consegna. L’economia come la conosciamo è basata sulla logistica e questa non si può né deve fermare”.

IL SETTORE DELLA LOGISTICA

Guido Nicolini e Ivano Russo, presidente e segretario generale di Confetra, ente che rappresenta le categorie imprenditoriali operanti nei settori del trasporto, della spedizione, della logistica e del deposito delle merci, sottolinea a Formiche.net di aver chiesto alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli di istituire presso il ministero una task force operativa che faccia da coordinamento tra le varie amministrazioni aventi un ruolo sui processi che riguardano l’intera filiera del trasporto merci compreso quello postale. “È urgente intanto procedere con questa iniziativa e dare indicazioni coordinate e omogenee per tutto il territorio nazionale. Ovvio che ci deve essere una interlocuzione anche con gli organi comunitari affinché il nostro Paese non subisca penalizzazioni, ma ritengo che si tratti di piani differenti. Quello che è assolutamente prioritario è che le istituzioni comprendano che l’impatto dell’emergenza coronavirus sul ciclo distributivo, se non viene correttamente fronteggiato e non vengono prese misure preventive, sarà devastante, ad iniziare dai farmaci e prodotti medicali”.

TURISMO

Impressionanti, al momento, i dati relativi al turismo anche in vista delle festività pasquali e anche oltre. Secondo Confesercenti turismo si è già verificato un crollo del 70% delle prenotazioni, una primizia in negativo che in Italia è senza precedenti. Come specificato da Federalberghi Roma gli associati “parlano di tante disdette fino a giugno ed oltre”. Non si rinchiuda il turismo in una campana di vetro, dice a Formiche.net Cristiana Di Grazia, presidente di Globe Postal Service, realtà operativa in più di 2000 punti vendita in tutte le Regioni italiane e primo player postale privato italiano presente anche all’estero (Costa Azzurra e Corsica).

“Fa più danni la psicosi da non conoscenza che il reale stato delle cose – osserva -. Per affrontare al meglio la psicosi da coronavirus è imprescindibile affidarsi alla scienza e non alla pancia. Si tratta di una comune influenza con un tasso di mortalità del 2-3%: immaginare di affrontare questi due elementi con una chiusura a riccio di attività, eventi e iniziative come il Carnevale di Venezia, è spia di un cieco malessere, che paradossalmente può produrre molti più danni di quanti ne evita. Un messaggio a tutela del turismo credo che in questo momento sarebbe fondamentale, perché spina dorsale del nostro Paese, che va giustamente preservato nel rispetto dei protocolli ideati dalle istituzioni sanitarie, ma senza voler rinchiudere l’Italia intera in una sorta di campana di vetro. Un altro errore da evitare sarebbe quello che porterebbe, come si legge in questi giorni, alla chiusura di altri siti archeologici come accaduto per San Marco a Venezia”.

twitter@FDepalo

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