Innovazione ed energia, con in mente gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu per il 2030. È la sfida che lancia Eni presentando una serie di nuovi progetti che stanno portando la società verso la transizione energetica del futuro.
“Siamo impegnati in una transizione energetica che possa consentire, attraverso soluzioni concrete, di preservare l’ambiente, dare accesso all’energia a tutti e sia al tempo stesso socialmente equa”. Questa è infatti la mission dell’azienda che campeggia nella sezione Trasformazione del portale, completamente rinnovato e presentato oggi: eni.com.
Un nuovo sito che vuole avvicinare il visitatore a una forma di comunicazione il più semplice possibile sui temi energetici.
RACCONTARE L’ENERGIA SUL WEB
Economia circolare, decarbonizzazione, geopolitica. Tutte tematiche che gravitano attorno al mondo dell’energia e che il nuovo portale mira a narrare per suggerire un percorso che va dalla comunicazione di Eni stessa ad approfondimenti che aiutano l’utente a comprendere informazioni complesse, in modo chiaro e completo.
Il sito è in grado di personalizzare il percorso di ogni visitatore, decidendo quali sono i contenuti più rilevanti, organizzando le tematiche secondo gli interessi dell’utente, aggiungendo o eliminando i vari canali dinamici dal menu personale.
Il motore di ricerca del sito, grazie all’intelligenza artificiale, può affinare la propria capacità di comprensione degli intenti di ricerca, individuando le risposte più adeguate per l’audience.
Il portale punta molto anche alla versione mobile per raccontare a 360 gradi la trasformazione energetica che, ad oggi, è il futuro. Ma si possono trovare, oltre a Eni.Tv, anche infografiche, podcast e AMP stories che privilegiano lo storytelling.
Le sezioni su cui si può navigare sono, oltre economia circolare e low carbon, scenari energetici, ricerca scientifica, tecnologie, mobilità sostenibile, smart home e digital transformation.
LA SODDISFAZIONE DI DESCALZI
“Il nuovo eni.com simboleggia la trasformazione che Eni sta portando avanti, nella quale l’innovazione riveste un ruolo fondamentale,” ha detto Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni presentando eni.com. “Il nuovo sito vuole costruire un legame di fiducia con i visitatori, raccontando non solo la galassia Eni, ma anche il mondo dell’energia, con le opportunità, le tecnologie, le implicazioni economiche, politiche e sociali intrinseche al cambiamento epocale di questi anni. Il filo conduttore saranno gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Onu per il 2030, sui quali abbiamo costruito la nuova mission di Eni”, ha aggiunto.
CHI HA COLLABORATO AL PROGETTO ENI.COM
La Direzione comunicazione esterna e la funzione Ict di Eni hanno lavorato in collaborazione con un team coordinato da Tbwa\Italia e Assist Digital per realizzare la trasformazione del portale eni.com. Tbwa\Italia ha guidato la parte strategica, creato la content strategy e sviluppato i contenuti, mentre AssistDigital ha guidato il design della customer experience e la creatività dell’ecosistema digitale. StoryFactory ha sviluppato lo storytelling concept del sito, Jakala la data strategy e Ad Maiora si occupata del Seo. La parte tecnologica è stata sviluppata in collaborazione con Reply per le attività di sistem integration ed Exprivia per l’application management.
HCP5, IL SUPERCALCOLATORE
E sempre nell’ottica dell’innovazione e della competitività mondiale, Eni ha anche presentato il più potente calcolatore industriale al mondo, il cuore del Green Data Center del polo di Ferrera Erbognone (Pavia), strumento fondamentale per accelerare proprio la transizione del gruppo verso le energie del futuro.
Hcp5 è in grado di effettuare 52 milioni di miliardi di operazioni matematiche in un secondo, pari a 52 PetaFlop/s. Il nuovo super computer affianca il sistema precedente HPC4 triplicandone la potenza di calcolo e portando così a 70 PetaFlop/s la capacità di calcolo totale. Il nuovo sistema è anche più “green” visto che necessita del 48% in meno di energia.
Dal 2008 Eni collabora con il Mit anche a un progetto per sfruttare al meglio l’energia solare. Tutte operazioni che utilizzano big data e sistemi di intelligenza artificiale in modo da rendere “visibile ciò che è invisibile: il sottosuolo e il futuro”, come ha spiegato Claudio Descalzi. “In un oceano di incertezze come è quello attuale dobbiamo costruire dentro di noi le nostre certezze”, ha aggiunto Descalzi ricordando come negli ultimi sei anni di difficoltà del settore energetico, il gruppo abbia “aumentato esponenzialmente gli investimenti in ricerca, i ricercatori e i progetti di ricerca applicativa”, portando a soli 3 anni il time to market.
“Il nostro piano prevede di arrivare a zero emissioni di Co2 nella produzione di petrolio e gas entro il 2030 ed è un obiettivo molto sfidante”, ha ribadito il presidente Eni Emma Marcegaglia. “Siamo molto orgogliosi di poter dare soluzioni a due dei problemi più importanti di oggi: la riduzione di emissioni di C02 e la possibilità di dare accesso all’energia a 1 miliardo di persone che oggi non ne ha”, ha concluso Marcegaglia ricordando come l’investimento su HCP5, dell’ordine di decine di milioni di euro, è “fondamentale per una grande azienda come Eni per continuare a fare bene il proprio mestiere”.