L’Antitrust ha avviato un provvedimento cautelare nei confronti di SixthContinent in Italia, società nata nel 2010 e attiva nella vendita di shopping card. In particolare, si tratta di carte che consentono ai consumatori di acquistare a prezzi scontati prodotti e servizi e che danno diritto ad usufruire di una serie di vantaggi in termini di sconti, punti ed altre utilità. SixthContinent infatti trasforma i budget pubblicitari delle aziende in crediti e punti fedeltà con i quali i consumatori acquistano buoni spesa, anche di beni primari, come carburante, supermercati, ricariche telefoniche e vi pagano persino i bollettini.
In una nota l’Autorità garante della concorrenza sostiene che le evidenze acquisite, derivanti da numerose segnalazioni e dalla documentazione ispettiva, “hanno evidenziato che SixthContinent ha bloccato un elevato numero di account di consumatori e/o ritardato e ostacolato l’utilizzo di un rilevante volume di Shopping Card già acquistate”. L’Autorità di Piazza Verdi ha quindi adottato un provvedimento cautelare con cui ha disposto che SixthContinent “sospenda il blocco degli account, in assenza di puntuale specificazione delle motivazioni, con contestuale rimborso di quanto versato e del corrispettivo delle altre utilità maturate”, nonché “si astenga da ogni attività diretta a impedire o limitare l’utilizzo delle Shopping Card già acquistate secondo le modalità di attivazione e fruizione originariamente previste”.
“Siamo molto sereni perché il confronto in atto con l’Antitrust rappresenta per noi una grande opportunità di chiarimento, infatti le segnalazioni dei 19 reclamanti all’Agcm sono errate e parziali, infatti SixthContinent ha sempre agito come indicato dal Garante, informando prontamente gli Utenti in caso di blocco dell’account e procedendo al rimborso, ma, soprattutto è importante precisare che Sxc non blocca mai gli account degli utenti, se non in casi di violazione delle Linee Guida, oppure se rileva comportamenti fraudolenti da parte di un utente”, ha spiegato a Formiche.net Fabrizio Politi, fondatore nel 2010 di SixthContinent e oggi responsabile dello sviluppo dei nuovi prodotti e funzioni presso la sede di New York.
I 1800 account bloccati in 4 anni di attività in Italia, pari allo 0,8% sono riferiti a casi in cui gli utenti avevano creato più account per guadagnare più crediti e punti, violando le Linee Guida, e danneggiando gli altri utenti della community e la piattaforma stessa. Il manager tiene a precisare un punto. “Quanto espresso nel comunicato dell’Antitrust è comunque coerente con le linee guida adottate dalla piattaforma sin dal 2015. Noi continueremo a lavorare in questa direzione, con sempre più elevati standard di trasparenza, anche perché crediamo molto nel mercato italiano. Lo dimostra l’obiettivo che ci siamo dati per il 2020: superare il tetto di un milione di utenti registrati”.
Politi ricorda come “la società oggi utilizza i più sofisticati strumenti informatici, per impedire qualsiasi utilizzo illecito del sito e delle Shopping Card. Inoltre si è sempre adoperata per bloccare gli utenti che hanno leso la fiducia che è alla base della nostra piattaforma. E questo perché Sixthcontinent impiega ingenti quantità di denaro, risorse e tempo per impedire comportamenti illeciti, a garanzia del rapporto di fiducia con i consumatori”.