Nessuno stop per il nuovo appuntamento con “La Storia a processo”, format ideato da Elisa Greco che andrà in scena questa sera al Teatro Eliseo con il suo terzo appuntamento dedicato questa volta a Caterina de’ Medici, colei che è entrata nella Storia come una delle regine più potenti.
Lo spettacolo, intitolato “Caterina de’ Medici: il Potere per il Potere o interpretazione della Realpolitik?” vedrà “al centro del nostro dibattimento – spiega l’ideatrice e curatrice Elisa Greco – la riflessione sul Potere e su come e con quali metodi possa essere esercitato. La nostra protagonista, infatti, indipendentemente dal suo essere donna e per di più straniera in terra straniera, ha tenacemente combattuto per attuare il suo disegno politico. È andata anche oltre i principi etici? A questa domanda risponderanno il verdetto del pubblico in sala e il verdetto della giuria social”.
Sul palcoscenico, quale presidente della Corte, la professoressa Paola Severino, vicepresidente della Luiss Guido Carli e già ministro della Giustizia, il sostituto procuratore Antonia Giammaria, nel ruolo di Pubblico Ministero e come avvocato difensore il professor Antonio Catricalà. Ad impersonare la “fiorentina” come era chiamata Caterina nella Corte francese, sarà la scrittrice e biografa storica Alessandra Necci, autrice del libro “Caterina de’ Medici alla conquista della Francia”.
Agguerrita la linea dell’ Accusa che vede il giornalista e amministratore delegato di Q10 Giancarlo Leone, salire sul banco quale suo testimone. Altrettanto agguerrita la linea della difesa, con il giornalista del Corriere della Sera e conduttore radiofonico di Radio 2 Tommaso Labate.
Caterina de’ Medici (Firenze, 13 aprile 1519 – Blois, 5 gennaio 1589), fu regina consorte di Francia, come moglie di Enrico II, dal 1547 al 1559, reggente dal 1560 al 1563. Nota come “la regina madre” per aver generato tre sovrani di Francia, ma anche come “macchinatrice”. Ma il Potere può essere Macchinazione?
Colpevole o innocente? A deciderlo saranno il pubblico dell’Eliseo con il proprio voto e la giuria formata dagli studenti dell’Università Luiss Guido Carli, da quest’anno attivamente coinvolti con il verdetto “social” di Radio Luiss.