La Borsa di Milano affonda, perde quasi il 17%, il 12 marzo è il giorno più nero di sempre per la Borsa italiana. La ragione? Non solo la crisi del coronavirus che già negli scorsi giorni aveva influenzato l’andamento di Milano, perché oggi a pesare sono state le parole di Christine Lagarde, neopresidente della Bce. Nel corso della sua prima conferenza stampa da presidente, Lagarde ha fatto sapere che “non è compito della Bce rivedere lo spread”, facendo così affondare la Borsa italiana. Parziale passo indietro, poi, della presidente della Bce, che in una intervista ha precisato: “Sono piamente impegnata ad evitare qualsiasi frammentazione in un momento difficile dell’area euro. Gli spread elevati inficiano la trasmissione della politica monetaria”.
Le reazioni del mondo politico italiano non si sono fatte attendere, unanimi. “Le dichiarazioni di Christine Lagarde sono state inadeguate alla drammaticità del momento: occorre che la Bce svolga il suo ruolo di stabilizzazione monetaria e anche economica”, ha detto Debora Serracchiani, vicepresidente del Partito democratico. Secondo Matteo Salvini, Lagarde dovrebbe dimettersi da presidente della Bce dopo quanto accaduto oggi sui mercati finanziari: “Come minimo! In cinque minuti hanno bruciato centinaia di miliardi di risparmi in Italia e in Europa”, ha detto rispondendo ad Affaritaliani.it. Sulla stessa linea anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “È letteralmente inaudito che in un momento tragico come quello che sta passando tutta l’Europa sia la numero uno della Bce a soffiare sul fuoco. Nel 2012 l’italiano Mario Draghi aveva usato il ‘bazooka’ per evitare il panico, oggi il suo successore francese Lagarde ha invece avuto l’idea geniale di usare come arma il ‘boomerang’, che infatti è tornato indietro e ha colpito tutti”. Per il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli (M5S) le parole di Lagarde sono un “incidente” con le conseguenze peggiori mai viste per la Borsa italiana. “Lo catalogo come incidente – ha aggiunto – perché sono un ministro, se non lo fossi probabilmente userei una parola diversa”.
Nel panorama politico italiano a schierarsi accanto a Christine Lagarde, Irene Tinagli, presidente della commissione per gli affari economici del Parlamento europeo. “Spero che” il messaggio lanciato oggi da Christine Lagarde “possa avere l’effetto di scuotere i governi degli Stati che fino a oggi hanno completamente sottovalutato l’impatto del coronavirus sia da un punto di vista medico-sanitario sia da un punto di vista economico”, ha detto Tinagli all’Ansa. “Sono dispiaciuta e preoccupata per le ripercussioni” che si sono avute sulle borse ma in questa fase, ha osservato, la politica monetaria “può veramente poco. Gli Stati si devono svegliare” e intervenire con adeguate politiche fiscali. Parole che non sono piaciute a Carlo Calenda: “Scusa @itinagli – ha scritto Calenda su Twitter - ma non sono affatto d’accordo. Suggerirei piuttosto alla Commissione che presiedi di dare una svegliata alla Bce. La #Lagarde oggi ha fatto un macello”.
Non da ultimo, a prendere posizione sulle parole della presidente della Bce anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella che, pur senza riferimenti diretti, ha espresso il suo inusitato disappunto: “L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea – ha detto il Presidente della Repubblica con una breve nota -. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”.
Dopo le parole di Mattarella, e dopo la chiusura peggiore della Storia per la Borsa di Milano, un passo indietro della presidente della Bce che ha precisato in una intervista alla Cnbc di essere “piamente impegnata ad evitare qualsiasi frammentazione in un momento difficile dell’area euro. Gli spread elevati inficiano la trasmissione della politica monetaria”.
A poco è valso per cambiare le sorti odierne della Borsa italiana, ma pare che a cedere alla pressione da coronavirus, più dei cittadini italiani messi alla prova dalle misure di contenimento varate dal governo, siano le istituzioni monetarie e finanziarie.