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Incertezza e speranza, cosa provano gli italiani in quarantena. Report Swg

C’è il breve periodo, in cui gli italiani sono immersi dopo le misure restrittive varate dal governo che hanno cambiato comportamenti individuali e non solo, e poi il lungo periodo, in cui le abitudini radicalmente modificate degli italiani si proietteranno. Per cercare di capire in che direzione si muovo le emozioni, percezioni e comportamenti degli italiani Swg ha deciso di monitorarle con uno speciale settimanale.

QUALI EMOZIONI PROVANO GLI ITALIANI?

Consapevolezza della gravità della situazione e forte sentimento di incertezza. Sono queste due le emozioni prevalenti tra gli italiani intervistati dall’Istituto di sondaggi. La rilevazione, composta da dati rilevati quotidianamente e settimanalmente, mostra che la preoccupazione sulla diffusione del virus Covid-19 si è stabilizzata ormai su livelli alti. E se la preoccupazione è alta, a ben vedere a impensierire maggiormente gli italiani non è la possibilità di contrarre il virus, ma che a contrarlo sia un familiare, percezione che nel corso della settimana è passata dal 66% al 60% (la percentuale di italiani preoccupati di poter contrarre il virus è invece passata dal 57% del 18 marzo al 51% del 22 marzo).

INCERTEZZA E SPERANZA, MA NESSUNA GIOIA

Le emozioni che prevalgono tra gli italiani sono l’incertezza (52%), ma a seguire la speranza (38%) e la vulnerabilità (33%). La paura domina il per il 32%, seguita dall’angoscia e dalla tristezza (27%). La fiducia e la rabbia sono presenti per il 15% degli intervistati, e poi ancora noia (11%), rassegnazione (10%) gratitudine (8%). La gioia, invece, resta allo 0%.

QUANTO DURERÀ L’EMERGENZA?

Sebbene per il 60 % degli italiani l’emergenza non durerà più di tre mesi, nella seconda parte della settimana si è registrata un leggero calo nella capacità di reagire, sintomo forse delle difficoltà che le misure restrittive provocano nella vita di tutti i giorni. Necessità di riprendere le proprie abitudini e difficoltà di stare a casa i maggiori ostacoli, ma crescono anche le difficoltà della coabitazione.


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