Non sono mancate in queste settimane le parole di affetto e solidarietà nei confronti del nostro Paese provenienti da Oltreoceano. Dal presidente Donald Trump, che ha twittato il video delle suggestive Frecce Tricolori, a tutto il cast di Grey’s Anatomy solo per citare un esempio dello show biz.
Ma è anche un’altra la voce che si leva dagli Stati Uniti per l’Italia oggi. Ed è quella di Kerry Kennedy, figlia di Bob, presidente della Fondazione Robert F. Kennedy Human Rights che ha un ramo anche in Italia. Proprio un mese fa era all’Università Cattolica di Piacenza per tenere una lectio magistralis su economia, povertà e diritti umani. Una delle sue ultime “esperienze di normalità” prima che la pandemia da coronavirus cominciasse a insinuarsi nella vita di tutti, come lei stessa scrive in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera (tradotto da Rita Baldassarre).
“Dobbiamo tutti avere un sogno: il sogno di un mondo migliore, che sapremo costruire attraverso l’amore, l’empatia e il rispetto reciproco”, aveva detto durante la sua relazione a Piacenza. Messaggio quanto mai attuale che nessuno in quel momento poteva immaginare quanto sarebbe stato importante a distanza di poche settimane.
Kennedy, che dal ritorno dall’Italia ha ricordato anche la sua quarantena a New York, menziona come in questo difficile momento il nostro Paese stia cercando vie per farsi forza: “In paesi e città, l’abitudine di cantare in coro da finestre e balconi è diventato un fenomeno dilagante, un modo per comunicare con i vicini, anch’essi in quarantena. Ci sono stati anche flashmob di luci e applausi sincronizzati dedicati ai medici e a tutto il personale ospedaliero”.
E citando anche papa Francesco e la sua passeggiata in una Roma deserta che incita a fare sempre di più per noi e per il prossimo, Kerry Kennedy afferma che “noi tutti dobbiamo reagire a questa crisi non solo come individui, ma con un forte senso di uguaglianza e giustizia sociale, anche quando il mondo sembra mostrare il suo lato più barbaro, imprevedibile e irrazionale”.
Un ringraziamento quindi forte e sentito all’Italia, per la sua empatia, per esser stata esempio per il mondo intero “su come mettere in pratica le parole di mio padre — il suo invito alla solidarietà e al senso del bene comune — anche in tempo di quarantena. Vi sono grata per averci mostrato la strada”.