Con il coronavirus “siamo tutti in un territorio inesplorato”. A scriverlo sul sito di Fox News è Newt Gingrich, ex speaker della Camera dei rappresentati di Washington oltre che uno dei primi e più convinti sostenitori del presidente Donald Trump. Gingrich racconta – anche sul Newsweek e nell’ultimo episodio dei suoi podcast – la pandemia al popolo degli Stati Uniti da una posizione di osservazione che potremmo definire privilegiata: Roma, visto che la moglie, Callista Gingrich, è ambasciatore presso la Santa Sede.
“Ho visto in prima persona il governo italiano lavorare duramente per contenere il coronavirus imponendo dure misure di salute pubblica per cercare di tenere sotto controllo l’epidemia. Queste misure porteranno a importanti sfide economiche”, scrive spiegando la situazione nel nostro Paese tra scuole chiuse, funerali e matrimoni rinviati, lavoro agile e strade vuote. “Gli americani che vogliono superare questa pandemia con il minimo di costo umano ed economico possono prendere alcune lezioni significative dall’Italia”, continua Gingrich.
BENE LA REAZIONE DI TRUMP…
E loda la decisione immediata del presidente Trump di chiudere i voli con la Cina. “Ha salvato vite americane e ha guadagnato tempo affinché l’America fosse più preparata mentre la pandemia si sviluppava”. Poi lascia parlare i numeri (l’articolo è di tre giorni fa): in Italia 1.016 decessi su 60 milioni, con la stessa proporzione gli Stati Uniti ne avrebbero dovuti avere 5.400, invece erano solo 41. “Adesso avremmo avuto bisogno di misure veramente draconiane di isolamento e arresti”, aggiunge.
Gingrich loda il lavoro della task force guidata dal vicepresidente Mike Pence e le mosse di Trump che, scrive, “ci hanno fatto guadagnare tempo”. Ma, avverte, “ci sono alcune cose importanti che devono essere fatte sia per la salute pubblica sia sul fronte economico”. Come l’Italia che ha la seconda popolazione più anziana al mondo, anche gli Stati Uniti hanno una popolazione vulnerabile: pensiamo alle decine di migliaia di senzatetto a Los Angeles, San Francisco, Portland e Seattle, nota l’ex speaker. “Se il coronavirus avesse mai iniziato a diffondersi tra quelle persone, che già soffrono di malnutrizione e altri problemi di salute, le perdite sarebbero state da catastrofe”.
… ORA SERVE PIANIFICARE E INVESTIRE
“Dobbiamo sfruttare quel tempo” guadagnato dal presidente, continua Gingrich, per pianificare lo scenario peggiore di una pandemia (respiratori, mascherine, terapia intensiva, farmacia, test) attraverso la task force guidata da Pence (che pur fa rafforzare, scrive, con un “gruppo di pianificazione” per anticipare il virus e “minimizzarne l’impatto”). “Allo stesso tempo, mentre risolviamo l’emergenza di salute pubblica, dobbiamo anche risolvere la sfida economica”, avverte. E gli Stati Uniti non devono pensare soltanto a sé stessi perché “un’Europa al collasso avrebbe un impatto enorme sull’intera economia mondiale, inclusa l’America”: per questo “potremmo aver bisogno di crescere in maniera così importante da aiutare l’Europa a uscire da una profonda recessione entro l’autunno”. Attenzione, in particolare, al “pericolo reale che le banche italiane falliscano e trascinino con sé le banche europee”.
Non servono pacchetti di “stimolo” o di “ripresa”, scrive Gingrich. Serve un pacchetto di crescita economica, di stimoli e investimenti per rendere l’economia americana più forte, produttiva e competitiva in futuro. “Prima agisci, meno vite perderai e meno danni causerei alla tua economia”, questa è una delle lezioni italiane agli Stati Uniti, conclude.