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Idrossiclorochina e azitromicina? La ricetta di Trump secondo il prof. Cauda (Gemelli)

Donald Trump dà speranze su Twitter per contrastare il Covid19: “Idrossiclorochina (un farmaco anti malaria, ndr) e azitromicina (un antibiotico usato contro polmoniti batteriche, ndr), presi insieme, hanno una chance reale di essere una delle più grandi svolte nella storia della medicina”, ha dichiarato oggi il presidente americano, proseguendo: “La Food & Drug ha mosso montagne”. “Si tratta di un farmaco ad azione antivirale aspecifica il cui effetto positivo può essere aumentato in maniera sinergica da altri farmaci presenti nel cocktail”, spiega a Formiche.net Roberto Cauda, professore Ordinario di Malattie Infettive dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore dell’Unità Operativa di malattie infettive della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS.

Il professore racconta che, già durante l’epidemia di Sars del 2003, insieme ai colleghi Andrea Savarino e Antonio Cassone, in uno studio collaborativo tra Istituto Superiore di Sanità e Università Cattolica del Sacro Cuore, avevano per primi ipotizzato, in un articolo pubblicato su “Lancet Infectious Diseases” che la clorochina potesse avere un effetto antivirale verso il Coronavirus responsabile della Sars. La ricerca è poi proseguita negli anni successivi, con articoli sempre apparsi su Lancet Infectious Diseases, in cui meglio si definiva il meccanismo di azione che era quello di inibizione della glicosilazione delle particelle virali a cui si poteva associare un effetto immunomodulante.

“Già da alcuni mesi, a seguito dello scoppio dell’epidemia da Covid19, i ricercatori cinesi avevano provato l’efficacia in vitro della clorochina nei confronti del virus responsabile della malattia. Questo iniziale risultato li aveva indotti a effettuare una serie di studi clinici, condotti su pazienti affetti da Covid19, che hanno dimostrato che la clorochina esercita un effetto positivo nel decorso della malattia”, spiega Cauda.

E ricorda: “Sulla base di questo risultato, la clorochina è entrata in molte linee guida di trattamento come ad esempio in quelle cinesi, francesi e anche in quelle della Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali della Lombardia)”.

Il professore puntualizza, però: “Si tratta di un farmaco ad azione antivirale aspecifica il cui effetto positivo può essere aumentato in maniera sinergica da altri farmaci presenti nel cocktail. È di qualche giorno fa la notizia che un Gruppo francese di Marsiglia, guidato da Didier Raoult, ha mostrato l’efficacia di un cocktail terapeutico di drossi-clorochina più azitromicina in 29 pazienti, nei quali si è osservato una più rapida eliminazione del virus. In ogni caso la cautela è d’obbligo e vedremo se questi risultati positivi saranno confermati anche da studi numericamente più importanti”.

A questo studio, quasi certamente si riferisce l’entusiastico tweet di Trump. Il prof. Cauda continua: “L’efficacia della clorochina ancorché dotata di un’azione antivirale aspecifica è un elemento importante nel trattamento odierno dei pazienti Covid19 che deve comunque, però, essere integrato con altri farmaci, in attesa che si possa disporre di una molecola che sia stata espressamente disegnata per contrastare il Virus Sars2Cov, dal momento che tutti i farmaci usati oggi sono adattati e non specificamente elaborati per questo tipo di Virus”.

Alla luce di quanto commentato da Cauda, che in anni non sospetti aveva espresso un giudizio positivo sull’utilizzo della clorochina come antivirale in situazioni morbose (nella fattispecie sull’allora Sars), il messaggio che si può trasmettere, al di là della dichiarazione trionfalistica del presidente degli Stati Uniti (complice anche lo scarso impiego di parole su Twitter) è che oggi la clorochina in assenza di un farmaco specifico per il Covid19 rappresenta uno dei farmaci che può far parte di un cocktail terapeutico per questi pazienti.


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