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L’Opa cinese sui nostri asset e lo scudo francese. La versione di Volpi (Copasir)

Investimenti sanitari e reti in 5G sono i pilastri attorno ai quali ruota la strategia cinese in tempo di coronavirus. E non soltanto per quanto riguarda i suoi interessi all’estero. Basti pensare alla telefonata di ieri pomeriggio con il premier Giuseppe Conte in cui il presidente cinese Xi Jinping ha aperto alla possibilità di “lavorare con l’Italia per la costruzione di una nuova Via della Seta dedicata alla salute” ottenendo dal capo dell’esecutivo italiano una certa garanzia: “La relazione tra Italia e Cina sarà più forte” dopo l’epidemia, ha detto Conte nella conversazione intercorsa, come ricostruito ieri su Formiche.net, un’ora dopo che Huawei Italia aveva annunciato che fornirà dispositivi di protezione e soluzioni tecnologiche per far fronte alla situazione di emergenza causata dalle infezioni da coronavirus.

LE MOSSE CINESI…

Ma la Cina ha deciso di aumentare il contributo allo sviluppo di opere e infrastrutture fondamentali come i servizi sanitari pubblici e le reti in 5G nel tentativo di mitigare l’impatto dell’epidemia del nuovo coronavirus sui progressi degli investimenti. Gli sforzi, ha spiegato Liu Shihu, funzionario della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, si concentreranno sul rafforzamento degli anelli deboli e sul lancio dei progetti che garantiscano l’efficacia e l’efficienza degli investimenti. Secondo il funzionario, la costruzione di grandi progetti e infrastrutture previste dai piani nazionali sarà accelerata, con maggiori investimenti nei servizi sanitari pubblici e nelle forniture di emergenza in cima all’agenda. Gli anelli deboli individuati sono sfide quali la riduzione della povertà, i trasporti e l’energia, i mezzi di sussistenza della popolazione e la ristrutturazione di vecchie aree residenziali urbane. 

… LA DIFESA ITALIANA…

L’intervento odierno da Pechino sembra riguardare gli investimenti interni ma, a giudicare dalle ultime mosse su 5G e sanità raccontati su queste colonne, sembra che il governo cinese possa tentare di cavalcare l’emergenza coronavirus per conquistare spazio nelle economie occidentali. E strumentale a questo disegno è l’operazione di propaganda per dipingere il Paese che a causa dei suoi ritardi ha lasciato l’epidemia investire il mondo intero come l’unico in grado di salvare il pianeta. 

Il presidente del Copasir, il leghista Raffaele Volpi, è intervenuto oggi con una nota per invitare il governo a difendere le nostre aziende: “È il momento di guardare all’emergenza Coronavirus anche nella prospettiva della rinascita del paese che dovrà trovare i suoi strumenti industriali e finanziari integri e non eterodiretti”. “Ritengo che strumenti di dissuasione e deterrenza avverso azioni aggressive  alle nostre aziende strategiche nazionali debbano nell’immediato rientrare nelle riflessioni del governo italiano e dello stesso presidente del Consiglio”, ha spiegato. Servono “strumenti finanziari e legislativi che consentano l’inderogabile difesa degli interessi economici e strategici del paese; valutando opzioni che possano comprendere l’intervento di capitalizzazione, investimenti azionari, fino a giungere a capacità di controllo diretto”, ha spiegato il numero uno del Comitato. 

… DI ISPIRAZIONE FRANCESE

La lezione, secondo Volpi, arriva dalla Francia e dal ministro dell’Economia Bruno Le Maire: la sua, ha spiegato è “una vera e propria lezione di difesa degli assetti strategici. Prima ancora di mettere dei soldi lo Stato francese manda un avviso a eventuali soggetti che potrebbero voler approfittare per comprare a prezzi di saldi assetti strategici, addirittura si arriva a evocare la nazionalizzazione come estrema ratio. È una netta presa di posizione che consegue alle parole del presidente francese che ha tracciato scenari simili a quelli di uno stato di guerra”.

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