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Riapertura scuole, esami e concorsi. Novità e ipotesi in campo

La questione scolastica è un nodo ancora da sciogliere per il governo ed è uno dei punti che interessano maggiormente le famiglie in questo momento molto duro che il Paese sta affrontando, oltre naturalmente a mettere davanti a tutto la salute. Ma le questioni da seguire sono molte.

LA RIAPERTURA

Ad oggi è confermato il prolungamento della chiusura. E non si può parlare di apertura prima di maggio. Il problema dei dirigenti scolastici e dei professori riguarda però la valutazione finale dei ragazzi. Per evitare il 6 politico, scrive il Corriere della Sera, si potrebbe pensare alla promozione con debito e far iniziare prima le lezioni a settembre per dare tempo allo studente di recuperare con un corso e una prova che se non superati, rimandano lo studente alla classe precedente.

GLI ESAMI

Per la maturità, sempre sul Corsera, si propone di utilizzare l’Invalsi per la Maturità. Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha comunque deciso che le commissioni saranno formate da docenti interni ed esclude anche il 6 politico.

“Dobbiamo stimolare la didattica a distanza come stanno facendo tutti gli altri Paesi europei che hanno chiuso le scuole. Poi, con una buona programmazione, gli insegnanti riusciranno a riprendere il percorso scolastico in aula. Abbiamo intanto escluso la presenza nelle aule a luglio”, ha detto in un’intervista a Fanpage il ministro.

I CONCORSI

“Stiamo lavorando a far sì che i concorsi straordinarii e ordinarii possano svolgersi non appena le condizioni lo permetteranno”. E con i precari “manterremo tutti gli impegni già assunti, i precari sono una parte importante della scuola”, ha affermato il ministro nella sua intervista a Fanpage.

LA RIFLESSIONE SUL DIGITAL DEVICE 

“Non tutte le scuole sono allo stesso passo”, ha detto Azzolina parlando di formazione a distanza e degli strumenti che le scuole hanno a disposizione. “La scuola, tuttavia, sta reagendo. Tanti docenti partecipano a corsi di formazione online. Non tutto è perfetto, ma ora il nostro compito è non abbandonare i ragazzi”.

 


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