Dossier energetico, geopolitica, Crimea e Difesa. Sono i quattro fronti in cui il leader russo Vladimir Putin sarà impegnato, verosimilmente, nei prossimi due mandati. Il Consiglio della Federazione Russa ha approvato un disegno di legge che modifica la Costituzione del Paese: per il leader altri due mandati densi di progetti.
LA LEGGE
Un totale di 160 senatori hanno votato a favore del disegno di legge, mentre uno ha votato no e altri tre si sono astenuti. Il disegno di legge stabilisce un limite di due termini presidenziali, ma il capo di Stato in carica avrà l’opportunità di candidarsi alla presidenza una volta entrati in vigore gli emendamenti. Il disegno di legge espande l’autorità del Parlamento e della Corte costituzionale della Russia, impedisce ai funzionari di detenere passaporti e permessi di soggiorno stranieri e garantisce la supremazia della Costituzione all’interno del sistema legale russo.
IL NORD STREAM 2
In cima all’agenda del Cremlino (Covid19 permettendo) c’è il dossier energetico. Il gasdotto Nord Stream 2 verrà commissionato nonostante un ritardo nell’attuazione del progetto, ha dichiarato la società tedesca Uniper, uno dei partner di Gazprom: “È un progetto importante per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas in Europa – si legge in un paper dedicato. Prevediamo che il gasdotto verrà lanciato nonostante i ritardi e ci trasporterà fino a 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno. La divisione finanziaria del Gruppo Uniper ha alcuni diritti contrattuali che possono ridurre i rischi finanziari. Nord Stream 2 ha confermato che sta lavorando per mitigare le conseguenze negative della sospensione della posa dei tubi e per garantire la messa in servizio del gasdotto”.
Uniper inoltre ritiene il volume di gas che verrà fornito tramite Nord Stream 2 non sarà in grado di coprire metà della crescita futura della domanda di questo tipo di carburante in Europa. Pertanto, la società prevede di costruire un terminal per la ricezione di gas naturale liquefatto (GNL) nel porto di Wilhelmshaven, città della Bassa Sassonia.
MOSCA VS ANKARA
La Turchia e la Russia hanno evitato fino ad oggi di dare fiato alla contrapposizione in Siria, nonostante l’offensiva su vasta scala della Turchia contro il regime siriano appoggiato da Mosca.
La Russia ha mostrato di aver riflettuto moltissimo sull’escalation del conflitto siriano in uno scontro diretto con la Turchia proprio al fine di evitare il punto del non ritorno. Vi sono alcune guerre che apparentemente la Russia non è disposta a combattere? Al momento la certezza è che è stata evitata una mini-guerra in cui si minacciava di mettere l’una contro l’altra le forze armate turche, che sono il più grande tra i partner europei della Nato e la forza militare e aerea russa, che sostiene la Siria. Tale conflitto, se intensificato nella sua estensione logica, avrebbe potuto provocare una guerra totale tra Turchia e Russia con conseguenze significative sia sul quadrante mediorientale che euro-mediterraneo. L’obiettivo di Mosca è sempre quello di sostenere Assad a riaffermare il controllo su tutto il territorio siriano. La riconquista di Idlib consentirebbe in questo senso al governo siriano di dichiarare la sua vittoria finale.
DIFESA
Il sottomarino a propulsione nucleare Knyaz Vladimir potrebbe essere consegnato alla Marina russa entro il 9 maggio, giorno del Victoria Day (a cui non parteciperà il presidente americano Donald Trump). Il numero uno della Russia United Shipbuilding Corporation, Alexei Rakhmanov, un mese fa aveva assicurato che “tutto il lavoro di finitura è stato fatto e le prove sono finite”. Il tutto mentre la fine del Trattato nucleare a raggio intermedio (INF) è di fatto stata un duro colpo per le già fragili relazioni tra Russia e Occidente, ponendo una sfida al mantenimento della sicurezza e della stabilità nell’area euro-atlantica. A testimoniare una situazione di tensioni, ecco la notizia che i caccia F-35 della Norvegia hanno identificato aerei militari russi vicino allo spazio aereo norvegese per la prima volta in assoluto durante una missione di allarme di reazione rapida (Qra).
Secondo i dati forniti dalla difesa norvegese, il numero delle missioni norvegesi QRA è aumentato da 20 nel 2016 a 55 nel 2018. Durante lo stesso periodo, il numero di identificazioni di aerei sconosciuti è aumentato da 38 a 100.
IL DOSSIER CRIMEA
Il Pentagono ha notificato al Congresso degli Stati Uniti la sua intenzione di fornire alle forze armate ucraine 125 milioni di dollari in nuova assistenza. Il pacchetto di aiuti militari comprende almeno una cannoniera Mark VI. Come reagirà Mosca? Le forze russe hanno affondato quasi tutte le navi dell’Ucraina durante l’invasione della Crimea nel 2014, a Kiev è rimasta solo una grande nave da guerra, la fregata Hetman Sahaydachniy più alcune imbarcazioni più piccole. Intanto da Varsavia l’ex viceministro degli esteri ed ex ambasciatore polacco in Russia Katarzyna Pelczynska-Nalecz, ha affermato che Russia e l’Ucraina sono in guerra. “Il risultato è l’occupazione della Crimea e la privazione di fatto per l’Ucraina di parti delle regioni di Luhansk e Donetsk, che non sarebbero affatto quelle che sono adesso a meno che forze o unità militari russe, finanziate, organizzate e gestite dalla Russia, non siano state dispiegate lì”.
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