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Chi è e cosa pensa Carlo Bonomi, nuovo presidente designato di Confindustria

È Carlo Bonomi il presidente designato al vertice di Confindustria per il mandato 2020-2024, votato oggi online, a causa della pandemia da coronavirus, dal consiglio generale. Il prossimo 20 maggi osi terrà l’assemblea privata degli industriali, in cui avverrà l’elezione definitiva.

BONOMI VS MATTIOLI

Il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, ha prevalso su Licia Mattioli, vicepresidente per l’Internazionalizzazione. Già da tempo Bonomi era stato dato per favorito, quando la Commissione di designazione di Confindustria aveva certificato il suo vantaggio sia in consiglio generale che in assemblea, ma Mattioli ha scelto di proseguire la competizione confidando nella possibilità di recuperare.

CHI È CARLO BONOMI

Dal giugno 2017, Carlo Bonomi è presidente di Assolombarda (qui le foto dell’elezione), l’associazione delle imprese che operano nella Città Metropolitana di Milano e nelle province di Lodi, Monza e Brianza. Nato a Crema il 2 agosto del 1966 è imprenditore nel settore bio-medicale, presidente della Synopo e delle aziende manifatturiere controllate, Sidam e BTC Medical Europe.

INCARICHI RICOPERTI

In ambito associativo ha ricoperto diversi ruoli: in Assolombarda è stato vice presidente con la delega al credito, fisco, finanza, organizzazione. In precedenza era stato vice presidente del Gruppo Giovani sia di Assolombarda che di Confindustria Lombardia. È alla guida del Gruppo tecnico per il fisco nella squadra di Vincenzo Boccia. Da luglio 2019 è anche presidente della Fondazione Assolombarda.

IL PENSIERO DI BONOMI

La sua elezione alla guida di Assolombarda fu una scelta in continuità con il passato, visto il suo ruolo al fianco di Gianfelice Rocca, suo predecessore. In Assolombarda a guida Rocca fu prima Consigliere Incaricato per Ricerca, Innovazione e Agenda Digitale e poi vicepresidente dello stesso Rocca con delega a Credito e Finanza, Fisco, Organizzazione e Sviluppo. La sua campagna elettorale fece leva sul clima “anti-Roma”, sentiment diffuso tra gli industriali lombardi, e il suo mandato non se ne è discostato, non mancando occasione di criticare i governi Conte I e II. “Non si esce da anni di crescita e produttività stagnanti, se le istituzioni della Repubblica, per prime, non comprendono che occorre un grande impegno comune, pubblico e privato”, diceva nel suo discorso all’assemblea generale lombarda, nel 2019, “non dimentichiamo quello che abbiamo visto e sentito nei 14 mesi precedenti, Non possiamo dimenticare che quel governo ci ha promesso di cancellare la povertà, invece ci ha restituito alla stagnazione”, era la critica rivolta a Giuseppe Conte poco dopo l’esordio del secondo esecutivo, prima di una sfilza di puntualizzazioni nel dettaglio delle varie misure.

Con Bonomi, l’asse di Confindustria si sposta dal Sud – Vincenzo Boccia è di Salerno – al Nord, quel Nord lombardo oggi simbolo dell’epidemia coronavirus, sia dal punto di vista sanitario che economico. A lui, la sfida di dialogare con il governo e riunire gli industriali italiani in uno dei momenti più drammatici per il Paese.


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