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Conservatorio Rossini, un messaggio di solidarietà

Alla bella intervista – corredata in premessa da una densa riflessione culturale – rilasciata dal maestro Ludovico Bramanti a un quotidiano nazionale circa la odierna situazione didattica (incentrata per quanto possibile sullo smart working) del conservatorio Rossini, nell’ambito della quale il direttore ha riferito sul messaggio di solidarietà pervenuto dal Central Conservatory of Music di Pechino, aggiungo una mia modesta testimonianza, dimostrazione della sincera vicinanza che al conservatorio pesarese perviene dalla Cina. Questa infatti la lettera (trascrizione letterale) pervenutami il 15 marzo scorso da Teresa Wang Li, già studentessa di organo presso l’Istituto (cattedra della professoressa Giovanna Franzoni) dove si è laureata nel febbraio dello scorso anno:

“Gentilissimo dottore Girelli,
Come sta? Spero che stia tutto bene.
Mi spiace davvero per la situazione che state soffrendo in Italia. Ogni giorno la prima cosa che guado i contagiati aumentati. Ho visto che a Pesaro è proprio una zona rossa già arrivato 591 contagiati, Rimini pure anche molto grave. Non so dove sta e la Sua famiglia, comunque doveste proteggervi bene ed esci il meno possibile.
Noi siamo già molto meglio, molti posti hanno ripreso il lavoro, ma le scuole sono ancora chiuse.
So che in Italia è più difficile per comprare le mascherine, potrebbe darmi un Suo recapito, faccio spedire le mascherine per Lei e la Sua famiglia.
Prego per voi e chiediamo il Signore che vi protegga sempre.
Un abbraccio forte! CORAGGIO!
Teresa”.

È una lettera che si commenta da sola. Ed è proprio confortevole constatare come sia rimasto forte il legame di Teresa Wang Li con la propria sede di studi ed è quasi commovente l’affettuosa e solidale premura che la ex-allieva (ora in procinto di ricoprire una cattedra di organo in Cina) personalmente dimostra. Come pure la invocazione al “Signore”, dalla Cina, fa riflettere. E richiama le parole dell’Arcivescovo di Pesaro Piero Coccia per il quale la presente, terribile situazione “ va affrontata con il coraggio della Fede”. Per non ricordare papa Francesco: “Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista dalla tempesta inaspettata e furiosa. Ora entriamo in un nuovo tempo che conduce a comprendere cosa conta e cosa no”.

La giovane organista dall’ottobre 2014 si è avvicinata allo studio dello strumento iniziando il percorso didattico con il prof. Giovannimaria Perrucci presso l’lstituto Diocesano di Musica Sacra di Fano. Nel settembre 2015 è stata ammessa a frequentare il corso preaccademico di organo presso il Conservatorio statale di Musica “Gioacchino Rossini”  nella classe appunto della professoressa Giovanna Franzoni. Ha poi seguito corsi di perfezionamento in Germania  e quindi  ha conseguito la laurea a Pesaro.  Dotata di particolare talento si è già esibita come concertista in diverse città, suonando nella Santa Casa di Loreto, nella Basilica Papale di San Francesco di Assisi e nel Santuario Santa Maria delle Grazie e San Pio di San Giovanni Rotondo. Consistente anche la sua partecipazione a vari festival e rassegne organistiche sia in qualità di solista che come accompagnatore di cantanti, di cori e strumentisti.

Se la esperienza con Teresa Wang Li rappresenta un successo per il conservatorio pesarese, istituito nel 1869 per disposto testamentario di Gioachino Rossini, va pure ricordato, a proposito di quanto riferito dal maestro Bramanti, che particolari relazioni sono state attivate anche con il Central Conservatory of Music di Beijing dove nel 2017 una folta delegazione di musicisti guidata dal direttore Bramanti ha svolto per quindici giorni concerti ed incontri. Le premesse di questi contatti sono complesse e si sono protratte a lungo. A tenerne le fila è stato il professor Alberto Domizi, docente del conservatorio Rossini e residente a Tolentino, il quale ha intrattenuto relazioni con l’Istituto Confucio di Macerata cui ha offerto momenti musicali eseguiti dagli studenti. Il caso ha voluto che la vice-ministro della cultura cinese signora Xu Lin in visita a Firenze per la inaugurazione di un Istituto Confucio nel 2013 esprimesse il desiderio di raggiungere Macerata, patria del famoso gesuita Matteo Ricci che, oltre ad una intensa azione evangelizzatrice, nella seconda metà del ‘500 e nei primi anni del ‘600 molto di adoperò per introdurre presso i cinesi la scienza occidentale. Come pure veicolò in Europa molti aspetti della civiltà cinese. Questo personaggio, molto benvoluto dall’imperatore Wan Li, tuttora è oggetto di grande apprezzamento in Cina.

Ed a Macerata l’Istituto Confucio offrì a Xu Lin – che ne rimase entusiasta – un saggio musicale eseguito dagli studenti di sassofono del prof. Domizi. E di qui prese consistenza una storia che non mancherà occasione di essere raccontata. Per ora l’intento era soprattutto di mettere in luce il generoso e solidale spirito della dolce Teresa Wang Li.



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