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A caccia del coronavirus…con la telefonia mobile. Il prof. Pellero spiega come

Mappare il Sud Italia, e individuare le zone più esposte al rischio diffusione del coronavirus. Si può fare attraverso l’analisi dei dati della telefonia mobile, anche anonimizzati, per rintracciare gli italiani emigrati dal nord per sfuggire all’area rossa nei primi giorni di quarantena. Ne è convinto Bruno Pellero, docente di Tecnologie e uno dei massimi esperti europei di sicurezza delle comunicazioni, che sul tema ha tenuto di recente una lezione in videoconferenza al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri.

L’obiettivo è ambizioso, ma non di facile realizzazione, complice una normativa sulla privacy che ha subito sostanziali modifiche negli ultimi trent’anni. “Fino al 1997, la documentazione del traffico telefonico, ove esistente, veniva conservata per 10 anni alla pari di un qualunque documento contabile – ha spiegato al master Pellero – successivamente, la direttiva 97/66/Ce dell’Unione Europea ha previsto la cancellazione della comunicazione alla fine di ogni chiamata, provvedimento devastante per le indagini giudiziarie, tanto che era stata recepita solo da pochi Paesi”.

La svolta è arrivata dopo l’attentato alle Torri Gemelle. “Dopo l’11 settembre 2001 e sopratutto dopo gli attentati di Madrid del 2004, si è previsto in quadro generale all’interno del quale ogni Paese si è determinato. In Italia, si è inizialmente previsto che il traffico telefonico e la messaggistica dovessero essere conservati per 24 mesi, gli accessi ad internet per 12 mesi e le telefonate senza risposta per 6 mesi, periodo di conservazione che è stato recentemente ampliato a 72 mesi per le indagini sui più gravi reati”.

Guardando a ritroso, il mercato delle telecomunicazioni in Italia oggi è irriconoscibile rispetto a quelli di venti anni fa, sostiene il professore. “Non è più monopolistico; la fatturazione è su base forfettaria; i costi si sono ridotti; si è registrato un aumento del traffico dovuto alla presenza di 100 milioni di SIM telefoniche per 66 milioni di abitanti; la diffusione di internet ha dirottato molto traffico telefonico sulla Rete”.

“Le problematiche sono diverse e riguardano i volumi di traffico, il suo anonimato e i numeri falsi. In questa situazione, l’efficacia delle intercettazioni non è più solamente dipendente dagli obblighi che si riescono ad imporre agli operatori italiani ma richiede cooperazione internazionale ed elevata capacità degli investigatori di individuare con precisione gli obiettivi, in modo da evitare il rischio di significativi errori giudiziari” – ha spiegato poi Pellero, sottolineando come le tecnologie “siano diventate un nuovo strumento per commettere più facilmente vecchi reati ma anche il mezzo per commetterne nuovi, quali quelli informatici”.

C’è un altro ostacolo, di natura giudiziaria, che rende difficile l’individuazione di “hotspot” di coronavirus al Sud attraverso l’analisi dei dati della telefonia mobile. Sono tre le fonti cui, in via teorica, si può accedere, ha spiegato Pellero. “Quelle riservate, accessibili solo mediante motivato provvedimento dell’autorità giudiziaria (come per esempio tabulati e contenuti del traffico telefonico e telematico); quelle interne, inaccessibili a tutti tranne per quelli che hanno acquisito le informazioni (come le banche dati della P.A. e la videosorveglianza); quelle aperte, che sono invece disponibili per chiunque”. “Le indagini applicate nei procedimenti giudiziari – ha proseguito – sono utilizzate dagli investigatori che devono intercettare il traffico storico, identificare la natura della comunicazione (via mail, telefono, WhatsApp ed altro) e correlare le identità intercettate con quelle degli indagati”.

Solo con un provvedimento dell’autorità giudiziaria si può violare il segreto delle comunicazioni di cittadini italiani e stranieri residenti in Italia previsto dall’articolo 15 della Costituzione, ha ricordato Pellero. Una prescrizione che non esime “neanche le agenzie dello Stato per la sicurezza e l’informazione”.

 

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