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Il Covid-19 e le patologie dimenticate. Scrive Paganini

Dibattiamo sul calcolo delle vittime da Covid-19. Ogni paese, ogni regione, sembra usare criteri di misura diversi. La mortalità per Covid-19 è molto bassa, mentre ha una certa consistenza quando associata ad altre patologie. La conclusione è che il Covid-19 è un veicolo per passare a miglior vita sia che agisca indipendentemente sia che contribuisca ad aggravare patologie già presenti. Senza Covid-19 chi era affetto da altre patologie poteva probabilmente sopravvivere più a lungo, sempre che altri fattori, virali per esempio, non fossero intervenuti nel frattempo.

Presi emotivamente dal Covid-19 abbiamo accantonato le altre patologie. Dovremmo rispondere ad un’altra domanda: qual’è la percentuale di decessi indotti dal Covid-19?

Sono stati posticipati o cancellati gli interventi e le visite di routine. C’è e ci sarà un costo. Sono diminuiti gli interventi e potrebbero essere aumentati i decessi ad essi associati.

Secondo fonti mediche attendibili, e solo parzialmente pubbliche, il numero dei ricoveri per infarto è calato di circa il 50% durante il periodo Covid-19 (70% addirittura in strutture della Lombardia), per esempio. Mentre sono aumentati i ricoveri tardivi e i successivi decessi per le conseguenze di infarti non curati tempestivamente. La Società Italiana di Cardiologia ha suonato l’allarme. Ma per ora non è stata ascoltata.

Potrebbe essersi verificato che chi ha avvertito problemi al cuore non è ricorso al Pronto soccorso. Le ragioni sono molteplici, e vanno dalla paura indotta dalla cattiva comunicazione dei media delle Regioni e del governo al suggerimento del proprio medico a sua volta consapevole della situazione interna agli ospedali.

La diminuzione dei ricoveri non si riscontra solo nelle zone più colpite dal virus proveniente dai laboratori di Wuhan. E ha coinvolto anche il ricovero per il malfunzionamento dei dispositivi medici come, i pacemaker per esempio.

Che il Covid-19 abbia migliorato la salute dei cittadini non Covid-19? No, purtroppo. E dovremmo essere preoccupati perché anche quelli che si sono fatti ricoverare, lo hanno fatto con estremo ritardo. La tempestività è cruciale per identificare la patologia sia per l’efficacia della terapia.

Gli ambulatori restano chiusi. Ci sono e ci saranno meno diagnosi, e soprattutto, meno attenzione a patologie che potrebbero avere conseguenze gravi nell’immediato.

Negli Stati Uniti, come riportato da diversi media specializzati, molti centri sanitari non Covid-19, hanno chiuso o parzialmente ridotto le proprie attività, licenziando il personale medico e sanitario.

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