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Ecco le misure del governo per le imprese. Il post di Patuanelli

Un salvagente per le imprese. Il governo fa un passo per difendere il mondo imprenditoriale dalla crisi che gli si è abbattuta sopra per il coronavirus. Il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli con un post su Facebook ha annunciato che il ministero potenzierà il Fondo di Garanzia per le Pmi “con un netto snellimento burocratico, la dotazione di circa 7 miliardi da qui alla fine dell’anno e la capacità di generare circa 100 miliardi di Euro di liquidità per le aziende fino a 499 dipendenti.”.

Un intervento per venire incontro all’esigenza delle imprese di vedersi garantita la liquidità. Il Fondo, ha spiegato il ministro pentastellato, sarà trasfrmato in ” uno strumento poderoso a supporto della piccola e media impresa, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi, a salvaguardia dell’export e di tutti quei settori che costituiscono il cuore pulsante, la spina dorsale del nostro sistema produttivo”.

Tre le novità principali. Una garanzia del 100% per i prestiti fino a 25.000 euro, “senza alcuna valutazione del merito di credito”. Una garanzia del 100% per i prestiti fino a 800.000 euro, “con la valutazione del merito di credito”. E infine una garanzia del 90% per i prestiti fino a 5 milioni di euro, “potendo arrivare al 100% con la controgaranzia dei Confidi, con la valutazione del solo modulo economico-finanziario. Quindi si tiene conto soltanto della situazione finanziaria pre-crisi, senza considerare il modulo andamentale”.

Poi, due precisazioni. L’istruttoria della pratica sarà gratuita. E rientreranno nel perimetro le imprese con un numero di dipendenti non superiore a 499.  Il pacchetto, ha annunciato Patuanelli, sarà presentato al prossimo Consiglio dei ministri, dove sarà discusso insieme alla nuova normativa del Golden Power “che coinvolgerà anche le Pmi e le filiere produttive del nostro Paese”. L’effetto leva del nuovo provvedimento, assicura il titolare del Mise, “è stimato in 1 a 14 e consentirebbe alle imprese del nostro Paese di avere la liquidità oggi, in questo momento di difficoltà, e di potersi rilanciare domani”.

Fino a pochi giorni fa la normativa europea sugli aiuti di Stato fissava il tetto al 90% del capitale e prevedeva un limite massimo pari al 25% del fatturato dell’anno passato.

Venerdì, la svolta. La Commissione Ue ha infatti cambiato le regole, prevedendo la possibilità per gli Stati di concedere prestiti alle imprese a interessi zero, con garanzie che arrivino a coprire fino al 100% del rischio. Tant’è che il governo ha deciso di non portare il provvedimento nel Consiglio dei ministri del 3 aprile per farlo slittare fino a questo lunedì, per poter garantire “tutta la liquidità necessaria con il 100% della garanzia dello Stato”.



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