Oltre ad impattare sulla vita quotidiana dei cittadini, il coronavirus sta cambiando anche la percezione che hanno su Stato, regioni, governo e partiti. La tendenza, segnala una rilevazione di Swg, va nella direzione di una maggiore fiducia nello Stato a discapito delle amministrazioni regionali, mentre si conferma la fiducia nel governo in questa fase di crisi. Politicamente, a subire il maggiore contraccolpo della crisi è il partito guidato da Matteo Salvini, in calo nei sondaggi, mentre restano stabili le forze di governo, Partito democratico e Movimento 5 Stelle.
SODDISFATTI GLI ELETTORI DI PD E M5S
La gestione della ripresa in mano al governo Conte II? Secondo il 40% degli intervistati è la scelta giusta, e non stupisce che il dato sia composto per l’80% da elettori del Pd e per il 74% da elettori del Movimento 5 Stelle, con un importante 50% di elettori indecisi che mostrano fiducia nell’esecutivo. Ad essere insoddisfatti sono principalmente gli elettori di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che compongono rispettivamente per il 63% e per il 60% il 25% degli intervistati che vorrebbero andare a elezioni e cambiare governo. Pochissimi credono, invece, nella possibilità di un governo di unità nazionale (17%).
I NUMERI DEI PARTITI: LEGA SCENDE, FDI SALE
A conferma di quanto detto, le intenzioni di voto mostrano infatti la flessione dei consensi della Lega, che scende ulteriormente al 29,5%, dopo essere passata dal 34% delle elezioni europee (maggio 2019) al 29,7% del 13 aprile. Il Partito democratico resta stazionario rispetto alle ultime rilevazioni (13 aprile 19,9%, 20 aprile 20%), così come il Movimento 5 Stelle (dal 14,2% del 13 aprile al 14,4% del 20 aprile) mentre cresce Fratelli d’Italia: partito dal 6,5% delle elezioni europee (maggio 2019) ha raggiunto secondo i dati del 20 aprile il 13,3% avvicinandosi alla quota di M5S.
STATO-REGIONI: A CHI DARE FIDUCIA
Una ulteriore tendenza tra i cittadini italiani, è quella di riporre maggiore fiducia nella capacità di gestione dello Stato rispetto alle regioni. Se nel 2019 la fiducia nello Stato era al 17%, nel 2020 raggiunge il 26%. Tendenza inversa per la fiducia nelle regioni, invece, passate dal 33% al 26%. Inoltre, un balzo in avanti sempre a favore dello Stato centrale arriva dalla percezione di chi possa garantire maggiore impulso per la ripartenza: nel 2019 la fiducia era al 53% (contro il 29% della fiducia nelle amministrazioni regionali) mentre ad oggi tale fiducia sale fino a raggiungere il 62% (contro il 22% per le regioni).
Cresce, inoltre, la convinzione che sia meglio la gestione pubblica dei servizi: dagli ospedali ai servizi sociali, ai gestori di rete elettrica e gas.