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Perché il sindacato dei bancari sbuffa sui bonus anti-virus

La Fabi, sindacato dei bancari, si rivolge a Jean Pierre Mustier, ceo di Unicredit per chiedere chiarezza. Perché? La questione è quella dei bonus anti-virus. In questi giorni molti istituti di credito italiani, per sensibilità verso il dramma di una Nazione, hanno deciso di revocare i premi e i bonus previsti per i rispettivi manager. Anche Bankitalia è scesa in campo, pochi giorni fa, invitando le banche a rinunciare alla distribuzione dei dividendi agli azionisti, fino a ottobre.

Nella giornata di ieri, dopo la scelta del top management di Intesa Sanpaolo che aveva deciso di rinunciare a 6 milioni di bonus, anche i vertici di Unicredit hanno annunciato di voler rinunciare all’intero bonus previsto per l’anno 2020, per destinarlo alla Unicredit Foundation che le indirizzerà alla lotta al coronavirus. Il segretario della Fabi Sileoni ha chiesto però chiarezza da parte di Unicredit. Ecco perché.

“Non cerco polemiche in un momento così difficile per tutti, ma soltanto chiarezza e trasparenza”, ha scritto Sileoni in una nota. “Vorrei che Mustier chiarisca bene la storia della rinuncia ai premi in denaro 2020 da parte del top management della banca. Ieri, insieme a tutto il vertice di Unicredit, Mustier ha annunciato di voler devolvere i premi in denaro di quest’anno a iniziative sociali. Bene, molto bene. Ma chiedo: si tratta di un sacrificio fittizio o reale? Perché i premi, che Mustier promette di devolvere a Unicredit Foundation, al momento non esistono. Ci corregga se sbagliamo. Infatti, quei premi dovrebbero esser pagati l’anno prossimo e si calcoleranno sui risultati raggiunti quest’anno, che, tuttavia, purtroppo, con ogni probabilità saranno sotto le attese per tutto il settore”.

Il numero uno della Fabi, chiarisce ancora. Se dunque “il gruppo non centrerà gli obiettivi, non ci saranno premi da distribuire e non sarà possibile rinunciare proprio a nulla, con la evidente conseguenza che la somma destinata a iniziative sociali potrebbe essere pari a zero euro. Ci vuol chiarire (Mustier, ndr) questo aspetto, per favore? La beneficienza è un grande gesto di generosità che va sempre valorizzato e apprezzato: ci può dire per cortesia se il gruppo bancario da lei guidato intende donare denaro fresco per la Protezione civile come, ad esempio, stiamo facendo noi della Fabi? Non vogliamo essere polemici, ci sembra di aver capito che, lei, Mustier si sia limitato a firmare una cambiale o un cosiddetto pagherò, una promessa futura piuttosto che un concreto e immediato impegno. La prego, sia più chiaro, nell’interesse di tutti”.

 



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