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Ordinanze, decreti e circolari. Celotto dà i numeri sul coronavirus

“Corruptissima re publica plurimae leges”. Parafrasando Tacito, possiamo dire che in questi giorni la nostra Repubblica è “confusissima” per le troppe leggi e le troppe regole.

Da settimane ci piovono addosso Dpcm, regolamenti, ordinanze, circolari, direttive, Faq. E molto spesso non sappiamo più esattamente cosa possiamo fare e cosa non fare. Fra stratificazioni e sovrapposizioni di divieti e limiti.

Come abbiamo già detto molte volte, abbiamo troppi enti che regolano le nostre vite e ognuno di questi enti ha emanato troppi atti.

Ma se facciamo un po’ di conti, cercando sui diversi siti, i numeri sono davvero impressionanti. Più di ogni previsione.

Ad oggi, il governo ha emanato 19 provvedimenti per contrastare la crisi epidemiologica del Covid-19: 10 DPCM, 6 decreti-legge, 2 delibere del Consiglio dei ministri e 1 protocollo.

Poi abbiamo 48 ordinanze e decreti del Capo Dipartimento della Protezione civile e 2 Ordinanze dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.

La protezione civile per rendere tutto più semplice ha preparato un “testo unico” che al 24 marzo contava già 293 pagine di regole.

Passiamo ai ministeri. Il ministero della Salute ha emanato 57 fra decreti e ordinanze e gli altri ministeri 105, ciascuno nelle proprie competenze (il Mise sulle attività di impresa, il Mef sulle questioni fiscali e finanziarie, il Mit sui mezzi di trasporto e così via).

A livello locale è tutto ancor più complicato. Nel mese di marzo le Regioni e le Province autonome hanno emanato 339 ordinanze, con in testa Campania (28), Toscana (26) e Calabria (25).

Poi ci sono i Comuni. E qui è difficile anche fare i conti, visto che non esiste un elenco completo. Ho preso 10 città di varie dimensioni per accorgermi che si va dalle 10 ordinanze di Roma, alle 9 Milano, alle 13 di Castellammare di Stabia, 2 di Ferrara, 9 di Sassari, 4 di Lecce e di Torino, 5 di Vicenza, 7 di Ortona e 4 di Barcellona Pozzo di Gotto.

Considerato che in Italia abbiamo 7914 comuni e calcolando una media di 5 ordinanze a Comune, non siamo lontani dalle 40mila ordinanze (con prescrizioni tra le più varie e talora bizzarre).

Facendo le somme, abbiamo 40mila ordinanze comunali, 339 regionali e 228 di governo e ministeri. Che aumentano e si affastellano di giorno in giorno.

Sono numeri che fanno riflettere. Non poco.


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