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Spallanzani e non solo. Ospedali sotto attacco cyber. L’alert degli 007

L’ospedale Spallanzani di Roma nel mirino degli hacker. Dopo l’annuncio in video-conferenza dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato di “un attacco hacker una settimana fa allo Spallanzani, ma senza successo”, arriva la conferma dell’intelligence.

Con un comunicato stampa il Sisr (Sistema per l’informazione e la sicurezza della Repubblica) fa sapere che è stata registrata una serie di “attacchi informatici ai danni di strutture italiane di eccellenza attualmente impegnate nel fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto relativa al Covid-19”.

Le offensive cibernetiche sono state al centro di una riunione straordinaria del Nucleo Sicurezza Cibernetica, l’organo, presieduto dal vice direttore generale con delega al cyber Roberto Baldoni, del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), che si occupa di gestire eventuali crisi cibernetiche e della preparazione e prevenzione in materia di sicurezza informatica. Alla riunione, si legge nel comunicato, hanno partecipato l’Aise, l’Aisi e la Polizia postale (Cnaipic).

Gli attacchi cyber, hanno concluso gli esperti, costituirebbero una risposta “fisiologica” alla crisi in corso che, inevitabilmente, ha attirato l’attenzione di diversi attori nel dominio cyber, “per lo più di matrice criminale”. Di qui un alert del Nucleo alla rete sanitaria nazionale, che è stata invitata ad aumentare la difesa delle sue infrastrutture.

Sull’episodio dell’Ospedale Spallanzani la Procura di Roma ha aperto un’indagine coordinata dal procuratore Michele Prestipino. L’ipotesi di reato è quella di accesso abusivo a sistema informatico.

I sabotaggi si inserirebbero in un genere di attacchi hacker che non necessariamente ha l’obiettivo di esfiltrare dati sensibili, e invece spesso ha scopo di lucro, spiega l’intelligence italiana. Più che malware sono dunque “ransomware”. Un fenomeno “di portata mondiale”, tanto che la stessa rete dei Csirt (Computer Security Incident Response Teams) europei ha innalzato il livello d’allerta per l’aumento di cyber-crimini che, avverte la Polizia postale, fanno leva in questo momento sui timori e la confusione dei cittadini per la pandemia. “Resta comunque altissima la vigilanza da parte dei nostri apparati di sicurezza, che sono costantemente impegnati a garantire un’idonea cornice di sicurezza agli operatori impegnati in prima linea”, conclude il comunicato.

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