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Assistenti civici? No grazie! Ecco come si sono scatenati i social…

Non si parla d’altro. La Fase 2 sembra essere stata percepita come un liberi tutti da alcuni, ma così non è. E quindi come intervenire per far rispettare le regole fuori casa? L’idea del ministro Francesco Boccia, in accordo con l’Anci, è stata lanciata ieri proprio dal ministro.

60.000 “assistenti civici”, ovvero volontari coordinati dalla Protezione Civile, aiuteranno fino al 31 luglio 2020 a gestire l’emergenza coronavirus.

Il progetto finora esposto prevede che gli assistenti civici possano informare meglio le persone su come comportarsi, senza avere funzioni di polizia, anzi dovranno lavorare “con gentilezza”, è specificato nella nota del ministero. Ma comunque dovranno essere riconoscibili e quindi indossare una casacca che li distingua.

Non è previsto alcun compenso e potranno dare una disponibilità di 3 giorni settimanali con un massimo di 16 ore alla settimana. È prevista però una assicurazione per infortuni. Il bando lo gestirà la Protezione Civile e sarà rivolto a pensionati, inoccupati, lavoratori in cassa integrazione o persone che ricevono il reddito di cittadinanza o altre forme di sostegno al reddito.

Di certo ad ora c’è solo che questa proposta ha innescato un mini terremoto all’interno della maggioranza, che sembra bocciare il progetto sul nascere, spalleggiata dall’opposizione. Un’idea che non piace a nessuno e che sui social è in trend topic da questa mattina senza sosta, tra commenti critici, ironici e sarcastici.

 

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