Skip to main content

Cosa dovrebbe fare Salvini per tornare a contare. Scrive Becchi

Questo tipo di opposizione molto responsabile, direi quasi “corresponsabile”, nei confronti di un governo peraltro definito da Salvini , su Libero,  “criminale”, farà – a mio avviso –  perdere un casino di voti soprattutto a quest’ultimo, e lo vedremo presto a settembre nelle sei regioni italiane in cui, con guanti e mascherine, si voterà. A vincere sarà il malcontento molto diffuso che si esprimerà con l’astensione. Ma gli italiani che andranno a votare perché dovrebbero votare proprio Salvini? Voteranno certo Zaia in Veneto, ma Zaia non è un uomo di Salvini. Voteranno Toti in Liguria, ma anche  Toti non è un uomo di Salvini. Per il resto il deserto.

Perché dovrebbero votare per Salvini? Per aver prima indetto una manifestazione il 2 di giugno e poi averla trasformata in una azione simbolica, perché i “decreti” del governo “criminale” non si possono violare? Per non aver mai detto in queste settimane una parola contro il “chiudiamo tutto”, anzi per averlo voluto ancora con maggior forza rispetto al governo? Per non aver mai speso neppure una parola sui molteplici diritti individuali palesemente violati dal governo “criminale”? Ma c’è – si dirà – la lotta dura al Mes, l’occupazione ad oltranza  del Parlamento…  Durata poco più di ventiquattro ore. Un flop dopo l’altro, come la sfiducia a Bonafede. Non so chi abbia consigliato Salvini in questi mesi, chi lo ha fatto non ne ha azzeccata una. Neppure la montatura degli occhiali.

La “disobbedienza  civile” era nelle corde di Miglio, non evidentemente in quelle di Salvini, per cui la difesa della sicurezza – dai “porti chiusi” al “tutto chiuso” –  è sopra ogni altra cosa e i poliziotti hanno sempre ragione, anche quando menano nelle piazze o in spiaggia giovani che non possono più accettare regole assurde, come quelle di fumare con la mascherina,  di bere uno spritz con la mascherina col buco o di prendere il sole sulla spiaggia distanziati uno dall’altro da 5 metri. E addio struscio. Fare campagna elettorale senza assembramenti sarà un bel problema, può solo sperare che Conte glielo consenta, perché se il capo dei “criminali” si inventa “la seconda ondata” salta anche il 4 luglio, data ora  prevista di apertura – con mobilitazione di piazza – della campagna elettorale della Lega per le regionali.

Ciò che conta è la sicurezza! Il governo è “criminale”, ma guai ad organizzare manifestazioni di protesta contro il governo, sarebbe da irresponsabili, bisogna fare “proposte” ai “criminali”, non protestare contro di loro. Le proteste dell’estate  ammesse saranno in luoghi come Papeete Beach, che lo scorso anno pare non abbia portato molta fortuna a Salvini. Quello che un tempo era chiamato “il Capitano” non si è reso conto che il divieto di “assembramento” era ed è fatto soprattutto contro di lui, per impedirgli di entrare a contatto fisico con il popolo. E invece di ribellarsi lo ha accettato e lo accetta, come se fosse non all’opposizione, ma ancora lui il ministro degli Interni. Forse spera  soltanto di tornare quanto prima ad occupare quel posto. E ci potrebbe anche riuscire: basterebbe in fondo con una bella manovra di palazzo far fuori Conte e prendere il posto del M5S nel governo…


×

Iscriviti alla newsletter