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Five Eyes, il virus non è sfuggito dal laboratorio di Wuhan. E la Cnn gongola

Secondo quanto dice alla Cnn un funzionario anonimo del mondo del Five Eyes (l’alleanza di intelligence tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda) è “altamente improbabile che sia stato un incidente” a produrre l’epidemia del coronavirus SarsCoV-2: “È molto probabile che si sia verificato in modo naturale e che l’infezione umana derivi dalla naturale interazione umana e animale”.

È la ricostruzione che anche gli scienziati ritengono più credibile, aspetto che non cambia le problematiche di biosicurezza a monte e gli effetti a valle, ma modifica notevolmente un’aliquota della responsabilità additate alla Cina – sebbene mantenga ben elevata l’attenzione sul se il governo abbia o meno ritardato l’invio di informazioni al mondo sull’esplosione epidemica.

La Cnn riporta la notizia anche con qualche lineamento anti-trumpista. In effetti, Donald Trump ha recentemente ricevuto diverse smentite nel suo tentativo di incolpare la Cina – pezzo importante del puzzle strategico che Washington sta costruendo contro il Dragone. Prima è stato capo dell’ufficio di tutte le agenzie di sicurezza americane, il Dni, a negare che il virus sia stato creato e modificato in laboratorio.

La questione comunque è tutt’altro che chiarita, e forse la Cnn accede a un aspetto del report che è stato travisato. Di quell’analisi di intelligence fatta da 5Eyes si parla da alcuni giorni, attraverso rilevazioni del Daily Telegraph australiano, ma già si sapeva che i servizi congiunti non avevano parlato esplicitamente dell’incidente in un laboratorio – nel caso, chiaramente quello Bls-4 di Wuhan – ma piuttosto si accusa la Cina di aver distrutto i dati preliminari, aver imposto la censura e fatto sparire testimoni scomodi, e di non aver fornito elementi utili per il vaccino.

Aspetti che restano in cima alle richieste di responsabilità per la produzione circa una falla enorme nell’instabile biosicurezza globale che ha prodotto la pandemia. E non è business esclusivo di Trump: ormai le voci che chiedono chiarezza arrivano da ogni lato: nelle ultime ore, dopo diversi movimenti dall’Europa, anche in Italia il Partito democratico, con in testa i ministri Enzo Amendola e Lorenzo Guerini hanno parlato della necessità di fare chiarezza sull’origine dell’epidemia.

La stessa Cnn spiega che comunque all’interno del 5Eyes non è esclusa la possibilità che a far arrivare il virus al mercato di Wuhan – ormai praticamente identificato come l’epicentro virale – sia stato un incidente. Ma sottolinea attraverso le fonti che l’attuale livello di certezza è molto inferiore rispetto alle dichiarazioni di Trump e del segretario di Stato, Mike Pompeo, che nei giorni scorsi ha parlato di “eccezionali prove”.

È chiaro che nel momento in cui la Cina viene messa in discussione, e in un contesto in cui attorno al Dragone si giocano diverse dinamiche geopolitiche del presente e del futuro, l’amministrazione Trump provi a pressare su un macro-dossier riguardo al quale c’è un generale consenso, sia negli Stati Uniti (vedere per esempio la linea non proprio pro-Cina di Joe Biden), che altrove.

Spazi politici creati anche dall’incertezza degli scienziati – che ancora non hanno compreso molto del virus. Oggi l’Oms ha esortato tutti i paesi colpiti dall’epidemia a indagare su possibili casi iniziali di Covid-19 prima che scoppiasse l’epidemia diventata poi pandemia dopo la notizia diffusa domenica in Francia del possibile paziente zero registrato nel Paese già il 27 dicembre, un mese prima che il virus si diffondesse in Europa.

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