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Columbus Day: la NIAF si oppone alle campagne denigratorie

In coerenza con la sua missione di organizzazione dedicata alla promozione e alla conservazione del patrimonio italo-americano, la National Italian American Foundation, a seguito del deturpamento, negli Stati Uniti, di alcune statue raffiguranti Cristoforo Colombo, ha fermamente condannato il barbarico gesto e ribadito il proprio supporto al mantenimento del Columbus Day come festa federale.

La storia del Columbus Day

L’intento e lo spirito originario del Columbus Day era quello di alimentare l’orgoglio per la giovane nazione americana. Le radici della festa risalgono al XVIII secolo.
Subito dopo aver ottenuto l’indipendenza, gli Stati Uniti cercarono simboli che distinguessero la loro identità da quella europea. La prima celebrazione del Columbus Day, mai segnalata, si tenne a New York nell’ottobre del 1792, in occasione del tricentenario del viaggio di Colombo.

Quando il Columbus Day, nel 1937, fu dichiarato festa federale, divenne rapidamente fonte di dignità e di autostima per gli italoamericani e, più in generale, per i cattolici americani, alla luce delle discriminazioni che queste comunità stavano affrontando. Infatti, meno di cinque decenni prima dell’istituzione della festa, 11 italoamericani, di origine siciliana, furono linciati a New Orleans, il più grande linciaggio di massa registrato nella storia americana.

L’opposizione al Columbus Day ha purtroppo portato oggi al vandalismo dei monumenti commemorativi di Colombo che ricordano le conquiste storiche dell’esploratore.
Nel 2017, una statua di Cristoforo Colombo, ritenuta la prima del suo genere eretta negli Stati Uniti, è stata vandalizzata a Baltimora. Nel 2018, ci sono state anche pubbliche sollecitazioni per rimuovere l’iconica statua dal Columbus Circle di New York. Nello stesso anno, gli italoamericani di New York hanno addirittura assistito alla decapitazione della statua di Colombo a Yonkers, New York. Per una parte considerevole della comunità italoamericana, Cristoforo Colombo, così come il Columbus Day, rappresenta un’opportunità per celebrare il contributo collettivo degli italiani agli Stati Uniti.

La dichiarazione della Fondazione

“La NIAF – si legge sul sito ufficiale della Fondazione – ritiene fermamente che, come cittadini, non dobbiamo cercare di negare la storia dell’America, né di cancellarla del tutto. La nostra nazione offre ampie opportunità di impegnarsi in un ragionevole dibattito pubblico sui vari aspetti dell’eredità lasciata dai personaggi storici. Tutti gli individui sono imperfetti, e tutti i monumenti a loro dedicati rappresentano solo un’istantanea della nostra storia, ora misurata rispetto alla sensibilità del XXI secolo.”

“A nostro avviso, – si sottolinea – è ingiusto applicare le norme politiche di oggi a una figura storica di oltre 500 anni fa. Se la pratica di applicare le norme politiche di oggi ai nostri Padri Fondatori fosse ampiamente accettata, ci sarebbero forti argomenti per denigrare alcune delle figure più importanti della storia americana. Molti sono i monumenti commemorativi di Franklin Roosevelt, anche se egli ha supervisionato l’internamento giapponese americano e italoamericano su larga scala durante la seconda guerra mondiale. Nonostante ciò, noi, come gruppo etnico, non chiediamo che i suoi monumenti siano distrutti. Né stiamo demolendo i monumenti a Theodore Roosevelt, che dopo il già citato linciaggio di New Orleans del 1891, scrisse che pensava che l’evento fosse stato una cosa piuttosto buona per la locale comunità.”.

La posizione della NIAF sulla ‘Giornata dei Popoli Indigeni’

Nonostante la crescente popolarità della Giornata dei Popoli Indigeni come alternativa al Columbus Day, la NIAF non si oppone all’istituzione di tale festa. I nativi americani, come gli italoamericani, dovrebbero avere tutto il diritto di celebrare ed educare gli altri sulla loro storia e cultura. Tuttavia, la Fondazione ritiene che abrogare il Columbus Day come festa federale (che viene celebrato da oltre 20 milioni di italoamericani) solo per sostituirlo con un’altra festa celebrata da un altro gruppo etnico, sarebbe un segno di grande insensibilità culturale.

La NIAF si pone quindi vigorosamente a sostegno della continuazione del Columbus Day come festa federale, ritenendo che le due festività possano coesistere pacificamente senza generare parole di denigrazione o atti fisici di vandalismo.

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