Un’astronauta, un sottosegretario e un manager. Sono stati loro i protagonisti della recente diretta web organizzata dalla riviste Formiche e Airpress, in collaborazioni con Avio. Riccardo Fraccaro, Samantha Cristoforetti e Giulio Ranzo si sono ritrovati per un dialogo “spaziale” alla vigilia del ritorno allo Spazio per l’Italia, con la sedicesima missione per il lanciatore Vega. Di seguito, la diretta streaming, moderata dal direttore Flavia Giacobbe.
Con una striscia di 14 successi su 15 lanci, il lanciatore made in Italy tornerà al volo dopo quasi un anno, nella notte tra il 18 e il 19 giugno, dalla base europea di Kourou, in Guyana francese. Sarà equipaggiato con il nuovo sistema Small spacecraft mission service (Ssms) che servirà a porre in orbite diverse ben 53 tra micro e nano-satelliti, per oltre venti clienti differenti, da tradursi in applicazioni utili all’osservazione della Terra, alle telecomunicazioni, alla ricerca scientifica e tecnologia, nonché all’educazione a distanza. È il simbolo dello Spazio che cambia, sempre più utile per la nostra vita quotidiana e sempre più ambizioso negli obiettivi d’esplorazione.
Lo sa bene AstroSamantha, che tra il 2014 e il 2015 ha passato sei mesi a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss) con la missione “Futura” dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), durante la quale, oltre l’intensa attività scientifica, stabilì il record di permanenza a bordo in unica missione per una donna. Obiettivi da superare con una nuova missione: lo scorso novembre, durante la ministeriale dell’Agenzia spaziale europea (Esa), l’astronauta italiana ha ottenuto un nuovo biglietto per lo Spazio, da spendere forse sulla nuova Crew Dragon recentemente inaugurata dagli Stati Uniti, e magari con un occhio al programma lunare Artemis.
Il biglietto per l’astronauta dell’Esa è arrivato a fronte del consolidato impegno dell’Italia in quel vertice di Siviglia (con 2,3 miliardi di euro in un budget complessivo di 14,4, pari al 16%, terzo contributore) predisposto dalla delegazione guidata dal sottosegretario Fraccaro (che ha la delega allo Spazio), con il presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia e il segretario del Comitato interministeriale di palazzo Chigi Carlo Massagli. In quell’occasione è arrivata luce verde (con finanziamenti) anche per diversi programmi che interessano Avio, l’azienda di Colleferro guidata da Giulio Ranzo. Ci sono i nuovi lanciatori, Vega C e Vega E, chiamati ad affrontare un mercato sempre più competitivo per l’accesso allo Spazio, ma anche il sistema di trasporto riutilizzabile a bassa orbita terrestre di nuova generazione, lo Space Rider.
Prima però c’è il ritorno al volo di Vega. La missione VV16 era inizialmente prevista a marzo. La pandemia da Covid-19 ha tuttavia imposto il rinvio, con lo spazioporto di Kourou costretto a fermarsi. I tecnici di Avio (circa 70) sono rientrati abbastanza presto nella base per preparare il lancio, non prima però dell’adozione delle necessarie misure di sicurezza, compresa una quarantena di due settimane.