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Avviso ai naviganti. La fiducia nell’Europa torna a crescere. Il sondaggio Swg

Ai minimi dall’inizio della pandemia, la preoccupazione degli italiani di essere contagiati registra, secondo Swg, il dato più basso dall’inizio della pandemia. Allo stesso modo, migliora leggermente la percezione della situazione economica, ma a fare da contraltare ai dati positivi riportati dal report settimanale dell’Istituto di sondaggi diretto da Enzo Risso, c’è il costante timore occupazionale e la crescita di un sentimento tra i cittadini: la rabbia.

E se i sentimenti degli italiani volgono lentamente verso dati se non positivi, meno negativi, a recuperare appeal ai loro occhi sono le istituzioni europee: valutato positivamente da elettori di maggioranza e opposizione il piano Next Generation, che prevede grandi investimenti per l’Italia. E i partiti italiani? M5S guadagna tre decimali, la Lega torna al 27%, mentre Fratelli d’Italia cede un po’, così come il Partito democratico.

PAURA DEL CONTAGIO

Uno storico che va dalla settimana del 16-22 marzo fino a quella del 25-31 maggio fotografa la preoccupazione degli italiani sul virus e sulla possibilità di essere contagiati. Dopo oltre 10 settimane di lockdown, per la prima volta la preoccupazione degli italiani sul virus tocca il 24%, con una flessione verso il basso partita dal 57% della prima settimana delle rilevazioni. Resta la preoccupazione per la possibilità di contrarre il virus, che si attesta al 46% (nella prima settimana al 54%).

preoccupazione contagio

MENO INCERTEZZA, MA RESTA LA RABBIA

Un sentimento su tutti prevale in questi mesi di pandemia: l’incertezza. Tuttavia è proprio nella settimana che precede le riaperture tra regioni che cala leggermente (57%) seppure non in modo sostanziale. A crescere, invece, è un altro sentimento: la rabbia. Il 21% degli intervistati indica questa emozione tra quelle provate più spesso in questo periodo, una rabbia che è crescita dalla prima settimana di 5 punti percentuali.

INCERTEZZA E RABBIA

MENO PESSIMISMO SULLA SITUAZIONE ECONOMICA

Con le riaperture delle attività commerciali, cala il pessimismo dei cittadini sulla situazione economica del breve periodo, sebbene a restare costante è la preoccupazione sulla ripresa economica di lungo periodo. A restare alto è invece il timore occupazionale: per il 48% degli intervistati esiste la possibilità di essere licenziati.

INCERTEZZA ECONOMICA

L’EUROPA RECUPERA

Dopo la caduta registrata ad aprile, le istituzioni europee recuperano la fiducia degli italiani. Se a settembre del 2019 l’Ue aveva la fiducia del 42%, la Bce del 41% e la Commissione europea del 43%, ad aprile si era registrato un crollo verticale (Ue 27%, Bce 24%, Commissione europea 25%). Ora, le istituzioni europee recuperano terreno, forse complice il piano massivo di investimenti che l’Ue ha messo in campo per superare la crisi da coronavirus. Al primo giugno, infatti, la fiducia nell’Ue arriva al 39%, nella Bce al 35% e nella Commissione europea al 32%. Non i dati dello scorso settembre, ma una crescita di fiducia importante dopo il crollo di aprile.

FIDUCIA NELL'EUROPA

NEXT GENERATION PIACE A MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Nello specifico, interrogati sul progetto europeo Next Generation in cui la Commissione ha proposto un investimento di 750 miliardi per gli Stati membri dell’Unione colpiti particolarmente dalla pandemia di cui, si dice, circa 170 miliardi sarebbero dedicati all’Italia, circa 82 miliardi verrebbero devoluti a fondo perduto e circa 91 miliardi sarebbero destinati a prestiti agevolati -l’Italia sarebbe il principale beneficiario dell’intervento – il 69% degli intervistati giudica positivamente l’intervento. A spiccare, non il consenso da parte degli elettori del Pd (93%), ma di partiti e formazioni politiche tendenzialmente euroscettiche: 87% M5S, 71% FdI e 51% della Lega.

NEXT GENERATION

CHE INTENZIONI (DI VOTO) AVETE?

Sulle intenzioni di voto, gli italiani continuano, secondo Swg, a restare sulle loro posizioni, con piccoli scostamenti. La Lega di Matteo Salvini torna a toccare il 27% dopo settimane di cedimenti, e così perdono terreno il Partito democratico (dal 20,02% al 19,5%) e Fratelli d’Italia (dal 14,5% al 13,9%). Il Movimento 5 Stelle guadagna tre decimali confermandosi terzo partito al 16%, mentre forza Italia si ferma al 6% dopo il 6,3% della settimana precedente.

INTENZIONI DI VOTO

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