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Generali e Mediobanca, l’allarme del Copasir sulle mire francesi

L’allarme non poteva suonare più chiaro. La possibile longa manus dei francesi su Mediobanca e Generali preoccupa il Copasir. A parlare è il presidente del comitato, il deputato della Lega Raffaele Volpi.  Con un comunicato, esprime “una sensibile e consapevole preoccupazione relative a dinamiche che potrebbero in futuro intercettare l’interesse condiviso del Paese”.

Sotto la lente del Copasir c’è la richiesta di Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, di aumentare la quota di partecipazione in Mediobanca della sua holding Delfin dal 9,9% al 20%. Il timore già espresso nella giornata di ieri a Formiche.net da fonti vicine al Copasir è che l’operazione, senza precedenti nella storia di Piazzetta Cuccia, possa porre sotto il condizionamento di soggetti stranieri (i soci francesi di Del Vecchio) due capisaldi della finanza italiana con in pancia miliardi di debito pubblico: Mediobanca, e Generali, di cui l’istituto guidato da Alberto Nagel possiede il 13%.

“Nel contorno delle competenze del Copasir afferenti la sicurezza e l’interesse nazionale – fa sapere Volpi – si sta progressivamente formando una sensibile e consapevole preoccupazione relative a dinamiche che potrebbero in futuro intercettare l’interesse condiviso del Paese. Recenti notizie, in parte in qualche modo prevedibili, accentuano le preoccupazioni già espresse dal Comitato in merito al possibile controllo fuori dai confini nazionali di primari istituti bancari ed assicurativi già riconosciuti per altro tra i maggiori detentori di debito sovrano italiano”.

“Essendo le notizie pubbliche ed acclarate e facendo memoria della recente implementazione della legislazione in merito alla difesa degli assetti strategici del Paese pensiamo possa esservi una autonoma attivazione degli organismi preposti finalizzata ad assicurare che i predetti istituti rimangano all’interno di un sistema di controllo e direzione italiano”, dice il presidente del comitato. E conclude ribadendo come il “Sistema Paese abbia la necessità di non vedersi depauperato di capisaldi strategici in favore di attori che proseguono interessi diversi da quelli nazionali”.

L’alert di Volpi a nome di tutto l’organo bipartisan non è il primo in materia. Da settimane il Copasir ha avviato un’indagine sull’esposizione del sistema bancario e assicurativo italiano. Fra i tanti convocati, dopo aver sentito Banca D’Italia, Ivass, Ubi Banca, Mediobanca, Cassa Depositi e Prestiti, giovedì prossimo sarà il turno di Unicredit e del suo ad francese Jean Pierre Mustier.

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