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Conte al Colle? Non ha il carisma giusto mentre Mattarella… La visione di Macaluso

Veltroni, Prodi, Franceschini: questo il tris dem con vista Colle tra variabili e prove di intesa? “La mia impressione è che sarà un’elezione davvero complicata, come poche in passato, semplicemente perché mancano in Parlamento gruppi disciplinati. Mattarella rieletto? Possibile”.

È la previsione che l’ex direttore del Riformista, Emanuele Macaluso, affida a Formiche.net sulla prossima elezione del Capo dello Stato. Punto di partenza la consapevolezza che il M5s rappresenterà la vera incognita, perché senza una guida disciplinata. “Conte? Non gode di largo consenso”.

Vede affinità tra l’emergenza Covid-19 e quella finanziaria del 2011?

La pandemia ha cambiato di molto lo scenario che si presenta diverso rispetto a quello del 2011, pur consapevoli che nove anni fa i problemi sul tavolo erano seri, tanto è vero che la crisi coincise con la crisi di Berlusconi. Ma penso che il Covid abbia stravolto tutto, anche perché ancora non si vedono tutte le conseguenze economico-sociali che l’emergenza sanitaria lascerà.

Quante possibilità ci sono secondo lei di una rielezione di Mattarella?

Premetto che le forze politiche attualmente in campo sono diverse rispetto all’esperienza che vide la rielezione praticamente all’unanimità di Napolitano, poi dimessosi dopo due anni. La situazione non è simile: oggi abbiamo una destra populista, con scarsa responsabilità nazionale, ed una sinistra molto debole. Nel mezzo un’Italia senza una guida forte. Il premier sta affrontando la pandemia con una certa responsabilità, ma tutte le conseguenze che sono in progresso io temo che le forze politiche non saranno in grado di gestirle. Non hanno impulso né radicamento. Può darsi che mi sbagli, ma ho paura che nei prossimi mesi avremo grossi problemi.

Se il centrodestra rimanesse unito, però, avrebbe buone chanche di eleggere un suo candidato?

Ho preso parte a molte elezioni per il Presidente della Repubblica e le assicuro che quando un parlamentare ha in mano la scheda bianca non sempre la disciplina di gruppo conta fino in fondo. Non si può dire che la destra avrebbe 480 voti, non ci credo. La maggioranza seguirà la direttiva, certo, ma poi c’è una fetta, più o meno larga, di autonomi. Penso che sarà un’elezione molto complicata, a meno che la destra non si convinca della possibile rielezione dell’attuale Presidente. Bisognerà valutare quali saranno gli altri candidati. Senza una rosa è difficile fare previsioni.

Veltroni, Prodi, Franceschini, Castagnetti, Letta: al Pd non mancano certo i nomi spendibili. Crede che il vero freno sarà da parte del M5S?

I grillini sono molto divisi fra loro e per questo rappresentano la vera incognita: non hanno un capo da seguire disciplinatamente. Probabilmente non avranno una indicazione su un solo candidato unitario. Dal momento che hanno la maggioranza relativa alla Camera rappresentano il vero punto interrogativo. Loro hanno in mano la scheda e potranno scrivere il nome che preferiscono. Ci sarà molta confusione, perché anche la destra oltre ai grillini si mostra poco compatta. Non so cosa pensa Berlusconi rispetto a Salvini, o la Meloni rispetto a Forza Italia: ma nonostante ciò, osservo che un eventuale accordo tra questi gruppi potrebbe portare alla rielezione di Mattarella.

Che ne pensa dell’autocandidatura di Conte al Colle?

Ha agito con equilibrio e responsabilità, ma non so se abbia il carisma giusto che occorre per il Colle. Non ha neanche quei larghi consensi necessari ad un Presidente della Repubblica. Qualche dubbio lo nutro: la destra non lo voterebbe, i grillini sono spaccati. Sarà un’elezione molto complicata, anche per l’assenza di gruppi politici relativamente disciplinati, come lo erano in passato.

twitter@FDepalo



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