L’Unione europea ha deciso di estendere di sei mesi le sanzioni contro la Russia per il conflitto in Ucraina, lo ha annunciato la cancelliere tedesca, Angela Merkel. La proroga è ormai questione routinaria dal 2014: le sanzioni – che colpiscono interi settori dell’economia russa, comprese le sue preziose attività petrolifere – vengono rinnovate periodicamente nonostante con costanza alcuni paesi sollevino dubbi sulle stesse.
Sono parte di un sistema punitivo che l’Unione europa ha deciso insieme agli Stati Uniti partito (sul fronte Ue) per la prima volta dopo che il volo MH17 della Malaysian Airlines è stato abbattuto sull’Ucraina orientale, un’area detenuta dai ribelli dal 2014. Sull’abbattimento pesano responsabilità russe: sarebbero stati reparti dell’esercito di Mosca a fornire ai separatisti il sistema terra-aria Buk che ha colpito l’aereo, forse per errore.
Germania e Francia hanno ripetutamente cercato di mediare la pace tra Russia e Ucraina. Nonostante sia riuscito a convincere entrambe le parti ad approvare gli accordi di pace di Minsk del 2015, ma non sono mai stati implementati. “Il progresso (sugli accordi di Minsk) non è tale da consentirci di raccomandare di non estendere le sanzioni contro la Russia”, ha detto Merkel.
Migliaia di persone sono state uccise da quando le milizie dei separatisti filo-russi dell’Ucraina orientale hanno lanciato una campagna militare per l’indipendenza nel 2014, dando il via a un conflitto che ha approfondito l’esclusione della Russia dall’Occidente.
L’ultima proroga delle sanzioni di ampia portata è arrivata anche dopo l’escalation di una lite tra Germania e Russia, quando i pubblici ministeri tedeschi hanno accusato Mosca di aver ordinato l’omicidio di un georgiano nel parco Tiergarten di Berlino.
Berlino ha sempre sottolineato l’importanza di mantenere aperte le comunicazioni con la Russia, ma nelle ultime settimane ha acuito il suo tono. La leadership tedesca ha espresso la sua esasperazione per diversi attacchi di hacking che la Germania crede siano stati realizzati da Mosca. Merkel ha rivelato in prima persona che a maggio la Russia l’aveva presa di mira in azioni hacking, affermando di avere prove concrete dei tentativi di spionaggio definiti “scandalosi”.
Il governo tedesco ha dichiarato che cercherà a Bruxelles di utilizzare il regime di sanzioni informatiche dell’UE contro i responsabili di un attacco subito nel 2015 dal Bundestag.
Sulla sfondo della fase severa con cui la Germania si approccia alla Russia anche la possibilità che gli americani usino certi collegamenti in passato troppo aperti tra Mosca e Berlino per inasprire la postura contro i tedeschi. Un esempio esplicito è l’annuncio di sanzioni per la realizzazione del Nord Stream 2 – il raddoppiamento del gasdotto che porterebbe il gas russo in Europa attraverso la Germania e tagliando l’Ucraina dalla linea di approvvigionamento – e le dichiarazioni sulla volontà di ritirare buona parte del contingente militare statunitense di stanza nella basi tedesche.