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Serie A: si riparte puntando a recuperare business e ricavi

La parola d’ordine è tornare, prima possibile, alla normalità. Liquidata la pratica Coppa Italia, adesso il calcio si concentra sulla sfida più importante: la ripartenza della Serie A. Mancano all’appello appena 11 turni. Riparte il massimo campionato tricolore, ma anche un’industria strategica del paese del valore complessivo di 2,5 miliardi di euro. Non ci sarà il pubblico sugli spalti (una “voce” che peserà, per più di 90 milioni di euro, fino al termine della stagione ), ma si inizia già a lavorare a livello marketing, con l’obiettivo di coinvolgere nuovamente tifosi e sponsor.

“In questo momento di ripresa delle attività sportive, con tutte le limitazioni doverose per la sicurezza di tifosi e addetti ai lavori”,  ha spiegato Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy (nella foto in primo piano). “Abbiamo accelerato lo sviluppo delle nostre soluzioni digitali, per offrire uno spettacolo e un coinvolgimento quanto più reale possibile a calciatori e tifosi. Su quest’ultimo fronte, abbiamo creato e implementato l’app della Serie A, introducendo uno strumento chiamato “Virtual Fan”, che permette ai tifosi di mettere un like alle azioni preferite, tracciare le emozioni attraverso effetti sonori che possono essere utilizzati potenzialmente per diventare una traccia audio da far sentire allo stadio o nella produzione degli highlights post gara”.

La nuova sfida, lanciata dallo stesso presidente della Federcalcio (Gabriele Gravina), è riportare gli spettatori negli stadi entro la prossima primavera. Non sono solo i club a chiederlo a gran voce, ma anche e soprattutto gli sponsor, le emittenti tv e le agenzie di sports-marketing.

 “Stiamo anche lavorando su protocolli e strumenti che favoriscano il ritorno dei tifosi allo stadio, grazie al supporto di esperti, virologi e medici: abbiamo messo a punto infatti una soluzione tecnologica che consente di monitorare i flussi e lo stato di salute e comportamento delle persone presenti, ad esempio, nelle aree hospitality dello stadio, applicando regole e protocolli sanitari già messi a punto per situazioni similari, come ristoranti e bar. In linea generale, il nostro obiettivo è essere sempre all’avanguardia nella realizzazione di soluzioni e progetti nell’ambito digitale a supporto di club, aziende e tifosi” – ha sottolineato Giacomini – alla guida dell’importante agenzia internazionale di marketing sportivo (Infront lavora principalmente nel calcio, negli sport invernali ed è advisor di diverse federazioni). 

L’importanza del prodotto calcio è ancora più evidente se si analizza il sistema della “mutualità” tra prima divisione e altre serie calcistiche. Il comparto professionistico deve ripartire velocemente, perché lo stop forzoso, collegato all’emergenza sanitaria, sta generando ingenti danni economici a tutti i livelli.

Rimettere in moto l’intero settore determina opportunità di affari per tutti i soggetti coinvolti e anche il mondo della pubblicità tornerà ad investire sui principali media (dalle pay-tv fino alla tradizionale carta stampata).

Nessun operatore  prevede tra l’altro di raccogliere risultati straordinari (in questa parte finale della stagione), ma è assolutamente strategicom in tempi brevi, tornare alla normalità, in attesa del vaccino anti-Covid (così da mettere la parola “fine” alla pandemia).


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