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Perché Washington ha sanzionato i mercenari di Putin. L’analisi di Mikhelidze (Iai)

La società di contractor militari russa Wagner ha conquistato di nuovo i titoli dei giornali. Il 15 luglio gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni sulla rete globale che aiuta alcuni finanziatori russi a evadere le sanzioni. Il dipartimento di Stato ha diretto le sanzioni contro tutte le entità di copertura che nel mondo consentono “attività le maligne globali di Prigozhin”. Yevgeniy Prigozhin è a capo del Wagner Group, considerato una forza proxy a cui il ministero dell Difesa russa affida spesso il lavoro sporco. Inoltre Prigozhin dirige la Internet Research Agency (IRA), la cosiddetta fabbrica dei troll di San Pietroburgo. Prighozhin e Wagner Group già dal 2017 sono nella lista dei sanzioni statunitensi a causa del loro coinvolgimento nella guerra in Ucraina. Inoltre Prigozhin è accusato di aver interferito nelle elezioni americane attraverso la Fabbrica di troll in un’ampia operazione di influenzava sugli elettori americani. Formiche.net ricostruisce questo quadro insieme a Nona MikhelidzeHead of the Eastern Europe and Eurasia Programme dello IAI.

Tornando alle nuove sanzioni, di cosa si tratta?

Sembra che tra il 2018 e il 2019, diverse società asiatiche e africane hanno facilitato oltre cento transazioni per un valore di 7,5 milioni di dollari nell’interesse di Prigozhin. Gli annunci sulle sanzioni sono arrivati ​​poche ore dopo che il comando degli Stati Uniti in Africa ha accusato il Wagner Group di “complicare gli sforzi per il cessate il fuoco in Libia” collocando mine e altri ordigni esplosivi dentro e intorno a Tripoli. Le accuse di Africom erano affiancate dalle foto di quelle che sembravano mine improvvisate installate dai mercenari russi nei sobborghi meridionali di Tripoli. Tra le case civili.

Ma perché il Cremlino avrebbe bisogno di mercenari?

Laddove il Cremlino non vuole essere ufficialmente un player militare, schiera mercenari. È successo in Siria, in Ucraina orientale, Libia e Repubblica centroafricana. Un rapporto delle Nazioni Unite arrivato ai media afferma che centinaia di mercenari del Wagner Group stanno operando in Libia e che hanno sostenuto il generale Khalifa Haftar contro il governo di Fayez al-Sarraj. Il rapporto sostiene che gli uomini della Wagner (circa 800-1000) hanno fornito supporto tecnico e militare nelle operazioni di combattimento.

Mosca ha sempre negato l’uso di mercenari nelle zone di guerra. Tuttavia, ormai ci sono tante diverse prove che evidenziano la loro presenza in Africa. E ci sono documenti che ne definiscono i collegamento col Gru, il servizio segreto militare. Di cosa si tratta?

I legami tra Gru e Wagner Group sono stati evidenziati anche da una telefonata intercettata tra un funzionario di alto livello dell’intelligence e l’amministratore delegato della società, Dmity Utkin. Secondo il Bellingcat Investigation Team (la squadra di giornalisti investigativi del sito Bellingcat, tra i migliori al mondo. Ndr), al telefono con Utkin c’era il Colonnello Oleg Ivannikov, uno che fu inviato nell’Ucraina orientale nel 2014 e coinvolto nell’abbattimento dell’aereo civile malese MH17. Il contenuto della chiamata dà impressione che il Ceo del Wagner Group prenda ordini diretti e riferisca al colonnello Ivannikov. Nella loro ricerca investigativa, il team Bellingcat ha scoperto inoltre che entrambi, Utkin e Ivannikov, hanno viaggiato più volte da/per l’aeroporto di Pashkovsky,scalo di Krasnodar che sta a 30 minuti di distanza dal villaggio di Molkhino, il principale campo di addestramento della Wagner.

Libia e Ucraina, ma ancora prima in Siria, e poi?

In Siria, i contractor russi operano per conto del presidente Bashar al-Assad. Ma loro attività sono state riportate anche in Madagascar e nella Repubblica centroafricana, dove nel 2018 tre giornalisti russi che indagavano sulle operazioni della Wagner sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Uno era un cameraman che aveva lavorato in Cecenia e poi in Siria. Il secondo era famoso per i suoi documentari sulla guerra in Ucraina e sulle proteste dell’opposizione della Russia nel 2011-2012. Il terzo, un corrispondente di guerra, aveva lavorato sui conflitti in Siria, Ucraina, Libia e Ossezia del Sud.

Ora, qual è la posizione del gruppo Wagner in Libia dopo una serie di sconfitte militari per Haftar?

Come sappiamo, supportata dalla Turchia, la controffensiva lanciata dal Governo dell’Accordo Nazionale (Gna) ha provocato una serie di sconfitte militari per le forze dell’Lna, causando il ritiro del Wagner Group dalla prima linea di guerra verso est. Tuttavia, questa ritirata non è affatto un segnale del ritiro della Russia dalla Libia. Secondo diverse fonti, circa 1500-1600 mercenari si sono spostati dalle prime linee a Bani Walid e più verso est. Il Libya Observer afferma che la Russia recluta combattenti siriani per per poi mandargli in Libia. Inosmi.ru dice che non meno di 1500 militanti sono stati reclutati attraverso i centri di Homs e Damasco con l’aiuto del Wagner Group. Inoltre, sembra che la Russia stia espandendo la cooperazione tecnico-militare con l’Lna inviando (via) Siria almeno 14 MiG-29 e diversi Su-24, le cui immagini sono state catturate da USAFRICOM.

Quali sono gli interessi del Cremlino in Africa e quanto è importante il ruolo della Russia in Africa?

Il presidente Vladimir Putin ha annunciato che l’Africa è una delle priorità della politica estera della Russia. Pertanto Mosca sarebbe pronta a fornire assistenza politica, di sicurezza e difesa, economica e umanitaria ai paesi del continente. Già dal 2015 la Russia ha firmato accordi di cooperazione militare con oltre 20 paesi africani. Nel 2017 la Russia aveva già accordi sulle armi con Sudan, Mali, Angola Nigeria, Burkina Faso e Guinea Equatoriale. Oltre a questi legami ufficiali, il gruppo Wagner ha lavorato anche in alcuni di questi paesi (ad esempio il Sudan, oltre che la Libia). Oltre alla cooperazione militare, la Russia si è spesa per sviluppare la cooperazione in campo economico (estrazione di risorse naturali come manganese, bauxite e cromo in Guinea, o i diamanti in Angola) e in campo energetico (produzione di gas offshore in Mozambico e la Lukoil che ha affari in Camerun, Ghana e Nigeria).

E in questo contesto di attività politiche ed economiche russe in Africa che Mikhelidze ha descritto, il Wagner Group sembra essere un proxy al servizio e agli interessi del ministero della Difesa russo e delle unità di intelligence militari.

(Foto: screenshot, Prigozhin durante la visita di Haftar al ministero della Difesa russo, novembre 2019)

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