Alt! Il Parlamento conta. Dalla Camera dei Deputati il presidente Roberto Fico lancia un messaggio neanche troppo velato al vicino di casa, il premier Giuseppe Conte.
Durante l’annuale cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare, il titolare di Montecitorio e volto di punta del Movimento Cinque Stelle ha richiamato l’attenzione sulla centralità del Parlamento nella gestione dei fondi Ue. Dopo “il momento di svolta” del Consiglio europeo, arriva il momento della programmazione. Qui, ha detto Fico, sarà “fondamentale il ruolo del Parlamento”, che dovrà formulare “un atto di indirizzo” su come, quando e dove incanalare il fiume di soldi in arrivo da Bruxelles.
Poi il richiamo, netto. “La prima task force degli italiani è il Parlamento”. Il riferimento è alla task force per gestire i fondi annunciata da Conte al ritorno dalle trattative Ue. Bocciata apertamente da Matteo Renzi al Senato, l’idea del premier ha creato, sottotraccia, più di qualche mal di pancia fra le fila grilline. Suona infatti come un tentativo, l’ennesimo, di scavalcare il Parlamento e tenere a Palazzo Chigi il timone della ripresa.
Quella fase è finita, perché adesso spetta all’emiciclo “indicare le priorità” sulla spesa del Recovery Fund. Non è finito invece il governo, ha assicurato il leader pentastellato, lanciandosi in un pronostico: “In politica le sorprese possono sempre esserci, ma con l’arrivo di ingenti finanziamenti il Parlamento e il governo credo vogliano fare il meglio possibile e credo che saranno loro a cercare di utilizzarle al meglio. Quindi non credo che ci saranno tutte queste sorprese”.
Interrogato a margine dai cronisti sulla possibilità di vedere un giorno Conte vestire i panni del leader del Movimento, Fico ha nicchiato. “Sul punto non ho nulla da dire. Ognuno farà le proprie scelte, Conte in questa fase sta facendo il presidente del Consiglio e non so se questo pensiero ci sia nel suo animo. Non ne abbiamo parlato”.