Un quadro politico in linea di massima privo di grandi stravolgimenti, forze politiche che acquistano o perdono percentuali di consenso talmente basse da non paventare stravolgimenti nell’assetto delle forze di governo o di opposizione. È questa la fotografia scattata dall’ultimo Radar settimanale di Swg che ha interrogato gli italiani sui temi caldi della settimana, fino a indagarne le intenzioni di voto. Lega sempre primo partito, in leggerissima ripresa, Pd in leggerissimo calo e Fratelli d’Italia sempre alle costole del Movimento 5 Stelle.
PERCENTUALI VARIABILI
A fare le somme, la coalizione di centrodestra supera la coalizione di centrosinistra nelle intenzioni di voto degli italiani. Nel giorno che vede il governo italiano incassare l’accordo sul Recovery Fund contrattato da Giuseppe Conte nel corso del Consiglio europeo straordinario degli scorsi giorni, le intenzioni di voto degli italiani riflettono le perplessità sui partiti che compongono il governo. Se un eventuale coalizione composta dalle forze di opposizione, infatti, raggiunge il 46,7% (Lega 26,5%, Fratelli d’Italia 14,2%, Forza Italia 6%), la coalizione – sempre e ancor più eventuale – delle forze di maggioranza si fermerebbe al 41,5% (Partito democratico 19,3%, Movimento 5 Stelle 14,2%, LeU-Mdp 3,6%, Italia Viva 3%), che raggiungerebbe però il 47,2% se si aggiungessero forze politiche come Azione e + Europa (rispettivamente al 3,3% e al 2,4%).
Numeri che però potrebbero cambiare nelle prossime settimane, se si considera l’opinione dei cittadini nei confronti della trattativa sul Recovery Fund in Europa. Secondo il 48% degli intervistati, infatti, la strada percorsa dal governo non era efficace, mentre per il 42% era molto e abbastanza soddisfacente. Al netto del risultato raggiunto, è possibile che il risultato portato a casa dal governo possa riflettersi anche sui consensi verso i partiti che lo compongono.
NON SOLO EUROPA
Governo promosso, invece, sulla questione Autostrade. Il 47% degli intervistati, infatti, ritiene che l’accordo secondo il quale i Benetton usciranno da Aspi (la società che gestisce le autostrade), cedendo le quote a Cassa Depositi e Prestiti con la revisione di alcune condizioni della concessione sia molto o abbastanza positivo, mentre chi lo ritiene negativo arriva al 28%.
Anche la riforma dei decreti Sicurezza di cui si è dibattuto negli scorsi giorni viene indagata dai ricercatori di Swg. Il 44% degli intervistati sarebbe favorevole a una radicale modifica dei decreti, mentre il 35% vorrebbe invece lasciarli come sono. A comporre le due percentuali, non stupisce la presenza di elettori del Partito democratico pro modifica (89%) mentre non è di poco conto la percentuale di elettori M5S (62%) a favore di un cambiamento dei decreti varati dal governo gialloverde.