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Moana protagonista di “Settimo senso”, contro la pornografia dei nostri giorni

Metti una sera a teatro, nel cortile della Reggia del Real Bosco di Capodimonte, un dialogo immaginario tra una donna e un uomo.

La donna non è una qualunque. È la più enigmatica diva del porno.

Sulla scena appare Moana Pozzi, strizzata nel tulle rosso.

Al Napoli teatro festival va in scena un monologo spiazzante, quello di Euridice Axen immaginifica Moana, in “Settimo senso”, da un racconto di Ruggero Cappuccio, per la regia di Nadia Baldi.

La dirompente attualità della messa in scena riporta al concetto di verità, al di là delle apparenze, oltre le verità imposte.

Bugie, manipolazioni, distorsioni della realtà: l’immaginario collettivo si nutre anche di questo. Un tema attualissimo che ruota intorno alla parola “pornografia” e “osceno”.

“Per me la vera pornografia è lasciar morire le migranti sui barconi alla deriva, i bambini affamati in Africa o sotto le bombe in Siria”. “Osceno è ciò che promettono e poi non mantengono certi politici. Osceno è il capitalismo immorale”.

La bionda irretisce l’immaginario intellettuale del balcone di fianco, spiazzandolo con disarmante franchezza. Sa che sta pensando ad un articolo-rivelazione sulla sua falsa morte e gli propone un gioco: in una notte dovrà decidere se corteggiarla o tradirla con uno scoop.

Regia e sensibilità tutta femminile, quella della drammaturga Nadia Baldi che smonta il paradigma “della donna oggetto accerchiata dalle spregiudicate esigenze commerciali” e “dalla distorta concezione sessuale derivata dal maschilismo imperante” e fa riflettere sul tema della rappresentazione femminile, attraverso gli occhi di chi guarda. E sul linguaggio che nasconde un mondo “attraverso le parole del personaggio femminile che aprono ad una possibile analisi critica sulla pornografia, tocchiamo quelli che sono i più profondi, ancestrali e arditi sensi che muovono il potere e la violenza dell’essere umano”.

Un monologo sospeso tra realtà e leggenda, nel continuo rimando tra eleganza formale e impudicizia, nel gioco degli opposti, perché come scriveva Warhol “l’attrazione più eccitante è tra due opposti che non si incontreranno mai”.

Appuntamento con “Settimo senso” in live streaming mercoledì 8 luglio alle 21 su live.napoliteatrofestival.it

(Foto dello spettacolo di Tommaso La Pera)


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