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Più del virus, gli italiani temono la disoccupazione. Radar Swg

Lavoro, lavoro, lavoro. Passato il grosso della marea, ora gli italiani hanno una sola preoccupazione: arrivare a fine mese.

Non lascia spazio a interpretazioni l’ultimo “Radar” dell’istituto Swg. Nella classifica delle priorità per il governo, svetta non a caso la “sospensione dei licenziamenti”, ad oggi in scadenza il 17 agosto, per il 43% degli intervistati, seguita dalla Cassa integrazione in deroga (39%) e dal superbonus del 110% per le spese di miglioramento energetico e riduzione del rischio sismico negli appartamenti (34%).

Seguono ancora l’indennità di 600-1000 euro per lavoratori autonomi, partite iva, lavoratori stagionali, il reddito d’emergenza, il congedo straordinario. Insomma, l’economia è in cima ai pensieri e ai timori degli italiani, che all’estate e allo svago pensano poco e niente (solo l’8% ritiene urgente il bonus vacanze). La testa è a settembre e all’autunno di fuoco che si prospetta per i portafogli. Quasi la metà degli italiani (47%) teme che di qui a breve riprendano i licenziamenti in azienda.

Perfino l’immigrazione, da sempre pallino fisso degli italiani, ha subito un calo bipartisan. Cioè solo il 24% ritiene prioritaria l’abolizione dei decreti sicurezza, e il 36% chiede di contrastare l’immigrazione clandestina, a fronte del 76% che ritiene urgenti gli “interventi per il rilancio dell’economia”. Su tutti, a raccogliere più consensi è il superbonus (37%), sul podio anche il bonus per l’acquisto di bici e monopattini (25%).

Di pari passo con la preoccupazione cresce il pessimismo, soprattutto fra i più giovani. Il 47% degli italiani fra i 18 e i 24 anni è convinto che le misure di rilancio porteranno benefici solo nel breve periodo. Chi vede più nero di tutti è il ceto popolare, con la categoria dei dipendenti privati (38%) e dei lavoratori autonomi (30%) che afferma di aver gravemente eroso i propri risparmi durante la pandemia.

Spaventa meno, molto meno il fronte del virus. Gli italiani hanno ripreso a frequentare luoghi pubblici. Addio (o quasi) allo smart working (solo il 25% prosegue), riparte lo shopping (71%), e così le cene con parenti ed amici (70%).

Cala la paura, e così la prevenzione. L’App Immuni non scalda i cuori degli italiani. Se a giugno il 51% degli italiani diceva “no, grazie” all’app traccia-virus del governo, ora quella quota è salita al 56%. Una nota positiva (per gli sviluppatori): piace a chi già l’ha scaricata (69%).

Il radar Swg dedica una sola slide alla politica. Sarà perché, dati alla mano, la fotografia dimostra un grande stallo nei sondaggi. Eccetto un leggerissimo calo dell’ala governativa (da 16 a 15,7% il M5S, da 20,3 a 20% il Pd), tutto rimane immobile, con la Lega saldamente in testa (26,6%). Prima il pane, poi le urne.

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